Alessandro Nesta resta sulla panchina del Monza nonostante la sconfitta contro il Lecce e l’ultimo posto in classifica. Adriano Galliani gli ha confermato la fiducia, forse per mancanza di alternative. Pier Silvio Berluscone in una delle ultime uscite pubbliche ha fatto capire che al contrario di suo padre, il calcio mon e’ fra i suoi pensieri. Ai cerca qualcuno che voglia imvestire sul calcio italiano in particolare nel Monza. Soldi non ne vuole mettere e questo vuol dire retrocessione. L’unico modo e’ trovare almeno un socio, Galliani e’ una sicurezza dal punto di vista dirigenziale ma senza soldi non puo’ muoversi sul mercato di gennaio e questa squadra ha bisogno di rinforzi in ogni reparto a partire dalla difesa che sembra molto fragile. Il destibo del Monza ai decidera’ in queste settimane la retrocessione sarebbe un grosso ridimensionamento, la risalita poi non e’ una passaggiata in un campionato quello cadetto che e’ nolto competitivo e molto lungo. Nesta resta saldo al suo posto e domenica arriva la Juventus. Che succede in caso di sconfitta? La societa’ a un piano d’emergenza? Si puo’ parlare di crisi ed a volte per uscirne serve una decisione forte e difficile. Per la salvezza ancora niente e’ compromesso ma serve cambiare passo, per la certezza servono 32 forse 33 punti e adesso la classifica dice solo 10. Nemmeno fra le mura amiche si vede qualcosa di diverso, la vittoria manca da troppo tempo e nella testa dei giocatori questo pesa parecchio.La tifoseria e’ sempre presente e molto calda ma nom basta da sola per salvarsi. La famiglia Berlusconi deve dare al Monza una sicurezza per il futuro altrimenti titto quello fatto fino ad oggi sarebbe imutile. Silvio Berlusconi quando compro’ la squadra e la porto’ in serie a sognava l’Europa lui anava le cose fatte alla grande. Adesso a chi tocca?
