Stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto

Lotito atteso in Campidoglio

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Stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto

E’ arrivato il giorno

Stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto. Sono anni che lo stadio Flaminio è in stato di completo abbandono. Un pugno in un occhio per la capitale d’Italia a pochi passi da piazza del Popolo.

La storia del Flaminio

Lo stadio Flaminio viene inaugurato il 19 marzo 1959, per una partita dilettantistica tra Italia e Paesi bassi. La struttura sorge dove prima vi era lo stadio nazionale, dedicato ma non intitolato, al “grande Torino“. Fu la famiglia Nervi a progettare e realizzare l’impianto, che verrà usato per il calcio olimpico del 1960, dove vennero giocate le partite di un girone e le fasi finali. Venne usato, dopo le Olimpiadi, come stadio alternativo all’Olimpico in quanto era lo stadio più grande della capitale senza la pista d’atletica.

Per tutti gli anni ’60 e ’70 l’utilizzo principale fu per il rugby, poi negli anni ’80 tornò ad essere utilizzato per il calcio. La Lazio ci giocava le partite di Coppa Italia, ed era diventato lo stadio della Lodigiani che militava tra la C1 e la C2. Divenne lo stadio principale dove giocarono sia la Roma che la Lazio nella stagione 1989-90 quando l’Olimpico era inagibile per i lavori di ristrutturazione in vista dei mondiali di calcio ospitati dall’Italia nel 1990. L’ultimo incontro ufficiale di calcio giocata al Flaminio fu un Lazio-Rende di Coppa Italia del 2006.

Nel 2000, con l’ammissione dell’Italia nel torneo “Sei nazioni” diventa lo stadio della nazionale italiana di Rugby, poi nel 2012 anche il rugby venne spostato all’Olimpico. Lasciando così in disuso e in abbandono lo stadio Flaminio.

L’abbandono

In seguito all’abbandono sono state molte le società che si sono proposte di risistemare lo stadio, ma tra vincoli e bocciature dei progetti non se ne è mai fatto nulla. Facendo così diventare il Flaminio un pugno in un occhio al centro della città. La Lazio è sempre stata molto legata a quello stadio, ma i vincoli ambientali e quelli della stessa famiglia Nervi, hanno sempre bloccato ogni tentativo di dialogo tra la società e il comune. Sia la giunta del sindaco Raggi prima, che quella di Gualtieri poi, hanno ripreso i contatti con la Lazio per trovare un accordo e risistemare lo stadio con un progetto che faccia gli interessi di tutti, Comune, Famiglia Nervi, Lotito e Società Sportiva Lazio.

Stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto

Nell’ultimo anno Lotito ha iniziato a parlare dell’acquisto dello stadio Flaminio in maniera sempre più convinta. Dall’inizio del 2024 che si parla di un progetto a prossimo alla presentazioni, e domani sembra arrivato il gran giorno. Alle 9.30 in Campidoglio, Lotito, presenterà al Comune un progetto di pre-fattibilità di circa 200 pagine. Ad accogliere il patron della Lazio ci saranno il sindaco Gualtieri, l’assessore allo sport Onorato, e altre figure del comune.

Le ipotesi parlano di un progetto che prevede 40/50.000 posti. Una volta depositato il progetto, gli uffici preposti analizzeranno la struttura per valutarne la fattibilità. Saranno coinvolti anche gli eredi della famiglia Nervi e si cercherà di dare alla Lazio il suo nuovo stadio.