Panchina Juve in bilico: il countdown di Motta

Da qui a fine anno, ci saranno delle riflessioni da fare

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Panchina Juve in bilico. A Torino non vorrebbero che Motta, guardacaso proveniente dal Bologna dei miracoli, facesse il percorso di Gigi Maifredi

Al momento i due non si stanno differenziando molto, in quanto a risultati ovviamente.

A livello di prestazioni, quella di Maifredi fu certamente superiore a questa.

Quella di Motta è una squadra piatta, senza ne capo ne coda.

Adesso ci saranno in campionato le partite interne contro il Bologna, il Venezia e la Fiorentina. La trasferta di Monza.

Partite da vincere, che una Juventus normale (assenze o meno) non fallirebbe.

Adesso invece, ogni gara diventa un punto interrogativo, una fatica enorme.

Poi ci sarà il Cagliari, sempre in casa, per la Coppa Italia, e la Champions.

Thiago Motta è sulla graticola.

I bonus sino terminati.

I tifosi lo hanno detto e manifestato anche a Lecce.

Hanno urlato il più classico del “FUORI I CO….NI”, per far capire che sono stufi di tutti quanti!

Qualora il tecnico ed i suoi uomini, dovessero miseramente fallire, a gennaio molti potrebbero pagare.

Il primo sarebbe proprio il tecnico ex Bologna e Spezia.

Continuare con il trend fatto di pareggi o mezze sconfitte, diciamo che non sarebbe esattamente in linea con i programmi del club bianconero.

Panchina Juve

Ed allora, tutto potrebbe cambiare in un mese circa.

Dagli squilli di tromba alla caduta nel buio più profondo, è ormai solo questione di poco tempo.

Starà alla squadra ed al tecnico ribaltare un trend davvero tendente alla depressione.

Solo le vittorie potranno dare sprint e consapevolezza ad una squadra, che al momento non ne conosce il significato.

Il tecnico non è stato in grado di trasmettere nulla di tutto ciò.

Forse è anche normale, Motta in passato ha avuto esperienze con squadre di levatura inferiore.

In sintesi, qualora continuasse la malattia di Motta, la pareggite, la strada dell’esonero sarebbe segnata ed inevitabile.