Calciatore uomo fragile: non è una macchina

Un giocatore della Fiorentina si è accasciato a terra. Noi vogliamo sapere di lui ma abbiamo voluto noi i giocatori macchina

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Calciatore uomo fragile – La Fiorentina è stata colpita da un fulmine a ciel sereno proprio mente stava giocando con l’Inter. Uno dei suoi giocatori è stato colpito da un malore che ha visto necessario il trasporto in ospedale. La questione che adesso si pone, oltre al destino di questo giocatore, è il fatto semplice e banale che in certi casi si gioca troppo. E porta gli allenatori e le dirigenze a mettere in campo i propri giocatori più di quanto un organismo umano è in grado di sopportare.

Calciatore uomo fragile

Nessuno mette in dubbio che la squadra di medici di cui dispone la Fiorentina non stesse tenendo sotto controllo i giocatori. E nemmeno che ci possa essere stata una sorta di agevolazione a far giocare i giocatori in precarie condizioni di salute. È pensabile che nessuna squadra si possa permettere di comportarsi in una maniera simile. Ma se si da una occhiata, oltre al campionato, anche alle altre coppe, si può osservare che sono diventate tante.

Si tende a far giocare le squadre in tempi e modi differenti. Da un lato esistono le nazionali, dall’altro esistono le squadre e i tifosi. Quando vieni convocato in nazionale, hai un obbligo patrio a cercare di vincere. E di conseguenza devi darti al 200%. Quando sei nella tua squadra di appartenenza, è come tu ti trasformassi in una pedina a uso e consumo dei tifosi. Che vogliono da te il proprio divertimento. E proprio per questo le leghe nazionali e internazionali tendono a far giocare il più possibile i giocatori e le loro squadre.

C’è però un semplicissimo “ma”. Ma poi quando i giocatori si sentono male cosa succede? Succede che noi spettatori siamo in apprensione per la vita del calciatore di turno. Tralasciando completamente il fatto che quel malore sotto un certo aspetto lo abbiamo voluto noi. Perchè i giocatori sono considerati delle macchinette pronto uso per il nostro divertimento. Mentre invece sono come noi degli esseri umani. Che possono sentirsi male come noi e che non possono sempre dare il 200 o il 300% per noi. Meritano un trattamento umano, e non quello che si riserva ad una macchina.

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“Fiorentina e Inter sospesa, malore in campo di Bove. Gli aggiornamenti” di C. Sole