Il centravanti del Bologna riflette sulla sua attuale fase di difficoltà e sul modo in cui gestisce la pressione.
Thijs Dallinga, attaccante del Bologna, ha parlato apertamente della sua attuale difficoltà in Serie A, discutendo con il Corriere dello Sport delle sfide psicologiche che ogni centravanti deve affrontare quando non riesce a segnare. “È il gioco mentale dell’attaccante”, ha affermato Dallinga, sottolineando come spesso la percezione del pubblico si concentri esclusivamente sul numero di gol realizzati. Questo può essere un problema, soprattutto quando un giocatore ha poco tempo a disposizione per dimostrare il suo valore. Tuttavia, il centravanti ha cercato di mantenere la calma, facendo notare che, nonostante la critica, le sue opportunità di gioco non sono state così numerose. Ha aggiunto che momenti di astinenza da gol fanno parte della carriera di ogni attaccante e che non bisogna preoccuparsi, ma solo continuare a lavorare duramente.
I momenti difficili della sua carriera
Dallinga ha poi fatto riferimento ad alcune delle difficoltà vissute nel passato, che gli hanno insegnato a rimanere concentrato e sereno anche nei periodi negativi. Ha parlato del lungo infortunio subito quando giocava al Groningen, un momento in cui ha avuto la tentazione di fermarsi. Inoltre, ha ricordato un altro periodo complicato all’Excelsior, quando, dopo un inizio di stagione brillante, ha vissuto settimane senza segnare, venendo criticato dalla gente: “La gente diceva ‘non segna più’ e bla, bla, bla. Sono cose che mi fanno sorridere”, ha commentato, mostrando come sia riuscito a gestire le critiche con un sorriso.
La competizione e l’eventualità di nuovi arrivi
Il discorso è poi passato alle voci riguardo a un possibile rinforzo offensivo a gennaio. Dallinga ha dichiarato di non prestare attenzione a queste speculazioni, evidenziando che si tratta di fattori che non può controllare. “Non mi faccio confondere da queste cose”, ha detto, sottolineando di essere arrivato al Bologna con un atteggiamento positivo e di essere determinato a non arrendersi, anche se dovesse passare qualche settimana senza trovare la rete. Ha anche ribadito il suo impegno nel club, dichiarando che il suo contratto di quattro stagioni è un chiaro segno della sua intenzione di rimanere a lungo.
Una sana competizione con Castro
Dallinga ha poi parlato della competizione interna con il compagno di squadra Castro, descrivendola come una dinamica positiva per la squadra. La competizione sana è vista come un elemento che spinge entrambi a dare il massimo, ma l’attaccante ha anche ammesso che la decisione finale su chi scende in campo spetta all’allenatore. Ha quindi accennato all’idea di poter giocare insieme a Castro in un attacco a due, suggerendo che, avendo giocato in passato con un modulo simile, sarebbe interessante, anche se la decisione non spetta a lui.
Commento finale
Il periodo difficile che Dallinga sta attraversando non è altro che una fase che ogni attaccante deve affrontare nella sua carriera. La capacità di rimanere calmo e concentrato, come dimostra l’esperienza acquisita nel corso degli anni, lo aiuterà sicuramente a superare questo momento. Il suo approccio mentale positivo, la determinazione a non farsi abbattere dalle critiche e la sua fiducia nelle proprie capacità fanno di lui un elemento importante per il Bologna, pronto a reagire non appena tornerà a segnare.