Gianluigi Buffon, protagonista della Gigi Riva Week a Cagliari, ha raccontato aneddoti indimenticabili sul suo percorso calcistico e sul primo incontro con il grande Gigi Riva.
Gianluigi Buffon è tornato a parlare di uno dei momenti più significativi della sua carriera, il primo incontro con Gigi Riva, un legame che segnò la sua crescita tanto personale quanto professionale. Ospite alla Gigi Riva Week a Cagliari, l’attuale capo delegazione della Nazionale ha condiviso con il pubblico il ricordo di quando, a soli 18 anni, entrò per la prima volta nello spogliatoio della Nazionale Italiana.
Buffon ha spiegato che, pur essendo un giovane portiere con tanto da imparare, sentiva una connessione immediata con Riva, che all’epoca era già un veterano. “Il primo incontro con Gigi mi fece capire subito che avremmo potuto entrare in sintonia. Lui era un tipo riservato, sempre alla ricerca della propria coerenza, e per questo si avvicinava alle persone che, come lui, andavano controcorrente. Io, da giovane, ero proprio così”, ha raccontato Buffon. La similitudine tra i due fu immediata, un’intuizione che si consolidò con il tempo.
L’ex portiere azzurro ha poi raccontato un episodio che descrive bene il rapporto speciale con Riva: “Ricordo che, dopo essere stato convocato in Nazionale a 18 anni, mi trovavo in panchina durante una partita e, non essendo ancora titolare, guardavo con un po’ di frustrazione Gigi e gli altri giocatori in campo. Mi lamentavo senza dirlo, ma evidentemente lui se ne accorse”.
Il gesto che Riva fece per consolare il giovane Buffon rimase impresso nella sua memoria. “Alla fine dell’allenamento, Gigi mi chiamò e mi disse di battere alcune punizioni. Mi permetteva di sfogarmi, senza una vera ragione se non quella di farmi divertire, di liberare la mia frustrazione in modo sano e produttivo”, ha detto Buffon. Quella pratica, sebbene semplice, gli insegnò molto. Non solo gli permise di scaricare la tensione, ma gli trasmise anche un’importante lezione di come affrontare le difficoltà con calma e originalità.
L’incontro con Riva, dunque, non fu solo un momento di apprendimento tecnico, ma un momento di crescita umana che segnò una tappa fondamentale nel cammino di Buffon. “Era un uomo che vedeva oltre il calcio, capace di comprendere le dinamiche psicologiche che facevano la differenza tra un campione e un semplice giocatore”, ha detto Buffon, facendo riferimento alla capacità di Riva di leggere e intervenire nei momenti di difficoltà, sia dentro che fuori dal campo.
Questo episodio è solo uno dei tanti che ha segnato la carriera di Buffon, ma la lezione di Gigi Riva resta una delle più importanti nella sua vita, e continua ad essere un punto di riferimento per l’ex portiere della Nazionale.