VAR e l’Intervento Limitato: Il Caso del Gol Annullato in Monza-Milan

Tempo di lettura: 2 Minuti
236

Un sistema di revisione video che non può valutare l’intensità del contatto, e le conseguenze sul campo.

Il Problema della Regola “Nessun Contatto”

Una delle limitazioni più discusse del VAR riguarda la sua possibilità di intervenire solo in assenza totale di contatto tra i giocatori. Questa impostazione impedisce al sistema di revisione di valutare l’intensità di una spinta o di un fallo lieve, che spesso risulta decisiva nell’andamento delle azioni di gioco. Di conseguenza, le decisioni arbitrali non possono essere riviste in caso di contatto minimo, anche quando questo non dovrebbe giustificare un intervento arbitrale.

L’Evento Controverso di Monza-Milan

Un esempio lampante di questa restrizione è stato il gol annullato durante la partita Monza-Milan. Il Monza era riuscito a segnare, ma il gol è stato successivamente annullato a causa di un presunto fallo per una leggera spinta prima della rete. L’arbitro inizialmente ha lasciato proseguire l’azione, ma dopo il gol ha deciso di fermare tutto, dando l’impressione di voler permettere una verifica del VAR. Tuttavia, il VAR non ha potuto intervenire per far valutare all’arbitro l’intensità della spinta, poiché è previsto il suo uso solo in caso di “assenza di contatto”.

Il Limite del VAR: Valutare Solo la Presenza di Contatto

Nel calcio è normale che ci siano contatti tra i giocatori, e una leggera spinta non dovrebbe necessariamente essere considerata un fallo. Tuttavia, con l’attuale regolamento, il VAR è limitato a giudicare solo la presenza o l’assenza di contatto. Non può influenzare la decisione arbitrale qualora ci sia stato un contatto, sebbene questo non sia stato abbastanza forte da compromettere la regolarità dell’azione. Questo significa che, finché c’è anche un contatto minimo, il VAR non può suggerire all’arbitro di rivedere l’episodio per valutare personalmente l’intensità.

Perché Serve una Revisione delle Regole?

L’episodio di Monza-Milan evidenzia una contraddizione nella gestione del VAR. L’arbitro ha lasciato proseguire l’azione, forse aspettandosi che il VAR potesse poi esaminare l’intensità della spinta, ma questo non è stato possibile per via delle limitazioni del regolamento. In questo modo, il sistema VAR rischia di non riuscire a garantire l’equità nelle decisioni su falli di lieve entità, poiché impedisce una rivalutazione diretta dell’arbitro stesso.

Considerazioni Finali

Il VAR, introdotto per rendere più giuste le decisioni sul campo, potrebbe beneficiare di un aggiornamento delle sue regole operative. Permettere al VAR di intervenire anche per far valutare all’arbitro l’intensità dei contatti darebbe una maggiore elasticità nell’interpretazione delle situazioni di gioco, evitando episodi come quello di Monza-Milan e migliorando la trasparenza nelle decisioni arbitrali.



Appassionato di sport con una particolare competenza nel calciomercato e nelle notizie relative al calcio italiano, specialmente per quanto riguarda la Serie A e la Serie B. Con anni di esperienza nella scrittura di articoli sportivi, ho sviluppato una profonda conoscenza delle dinamiche del mercato calcistico. Seguo da vicino le competizioni internazionali ed i tornei di tennis. Il mio lavoro si distingue per l'accuratezza e la passione con cui analizzo e riporto le ultime novità del mondo sportivo, fornendo ai lettori informazioni aggiornate, particolari e dettagliate, oltre che numerose indiscrezioni.