Moto Gp: a Valencia non si deve correre
prima di essere professionisti, bisogna essere uomini! Tra il 15 e il 17 novembre era previsto il gran premio di Valencia, che avrebbe potuto consacrare definitivamente il nuovo campione del mondo.
inizialmente il circo delle due ruote sembrava intenzionato a voler correre, ma la presa di posizione dei piloti fa cambiare idea a tutti. Il circo non si ferma ma si sposta e probabilmente cambierà date.
La tragedia avvenuta in città con centinaia di morti e migliaia di dispersi andava rispettata. Il disastro che è avvenuto non sarà sicuramente risolto da questo, ma dimostrare umanità e solidarietà alle vittime della tragedia, e a tutti i volontari accorsi per aiutare, è forse il minimo che si poteva fare.
Moto Gp: a Valencia non si deve correre
Dopo l’ufficialità dell’annullamento si comincia a pensare a sostituire il gran premio. Le prime indiscrezioni parlano di uno slittamento di qualche settimana e un cambio, rimanendo sempre in Spagna, del circuito,
Decisive sono state le prese di posizione da parte dei piloti. In particolare le parole di Bagnaia, candidato a campione del mondo nello scontro con Jorge Martin, sembrano aver fatto prendere la decisione dell’annullamento.
Le parole di Bagnaia
Io a Valencia non sono disposto a correre, anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, vincere il titolo mondiale
E continua:
Non credo sia giusto, spero veramente che prenderanno in considerazione che a livello etico e di cosa sta succedendo, andare a correre là non è la cosa corretta. Anche a costo di perdere il mondiale, non sono disposto a scendere in pista
Il circo delle due ruote sembra aver preso a cuore questa presa di posizione, confermando l’annullamento del GP. Ora attendiamo la decisione sul dove e quando si recupererà la gara. Intanto possiamo dare ai piloti un premio per l’umanità dimostrata, attendendo di consacrare il pilota campione del mondo.