Il dialogo tra Brescia Calcio e l’amministrazione comunale riguardo agli arretrati di TASI e IMU dello stadio Rigamonti non ha portato a una risoluzione. Il club, presieduto da Massimo Cellino, ha annunciato attraverso una nota ufficiale di non aver raggiunto un accordo e di dover ricorrere a vie legali per dirimere la questione.
La Situazione Fiscale
L’importo totale contestato ammonta a circa 800.000 euro, con un avviso di accertamento per TASI relativo all’anno 2019 e per IMU riguardante gli anni dal 2019 al 2023. La nota del Brescia Calcio sottolinea che nonostante ci sia stato un ampio contraddittorio con il Comune di Brescia, la situazione si è aggravata con la notifica di tali avvisi.
La Reazione del Club
Brescia Calcio si dichiara determinato a tutelare i propri interessi e annuncia che si rivolgerà “ad ogni sede giurisdizionale competente” per affrontare il contenzioso. Questo passaggio evidenzia la volontà del club di risolvere la questione attraverso le vie legali, segnalando una chiara frustrazione per l’esito delle trattative fino ad ora.
Implicazioni per il Futuro
La disputa sugli arretrati fiscali potrebbe avere ripercussioni significative per il Brescia Calcio, non solo in termini finanziari, ma anche sul piano sportivo e organizzativo. Il club dovrà affrontare non solo il peso economico di questo contenzioso, ma anche l’eventuale impatto sulla propria immagine e sulla fiducia dei tifosi.
Conclusione
La situazione tra Brescia Calcio e l’amministrazione comunale resta complessa e incerta. Con il club che si prepara a intraprendere azioni legali, sarà interessante vedere come si evolverà la questione nei prossimi mesi e quali saranno le conseguenze per il futuro del Brescia e della sua governance.