L’attaccante spagnolo si apre su temi delicati come la separazione dalla moglie Alice Campello e la battaglia contro la depressione.
La fine della relazione con Alice Campello
In una toccante intervista a Cadena COPE, Álvaro Morata ha raccontato apertamente la rottura con la moglie Alice Campello, madre dei suoi figli. Il giocatore spagnolo ha voluto chiarire che la separazione non è stata causata da terze persone, ma da differenze profonde nelle loro visioni di vita: “La gente non capisce che non ci sono terze parti. Io e Alice abbiamo opinioni diverse nella vita e per questo è finita”. Morata ha sottolineato l’importanza di proteggere la sua famiglia dalle voci circolate sul loro rapporto, ribadendo di avere la “coscienza pulita” riguardo alle accuse di infedeltà. Nonostante la separazione, l’attaccante ha espresso gratitudine verso Alice, riconoscendo il supporto che gli ha dato nel corso degli anni: “Alice mi ha aiutato molto e posso solo dire bene di lei.”
La battaglia contro la depressione
Uno degli aspetti più profondi dell’intervista ha riguardato la lotta personale di Morata contro la depressione e gli attacchi di panico. Il calciatore ha confessato di aver vissuto momenti estremamente difficili, che hanno influito sulla sua vita quotidiana e sulla sua capacità di interagire con i propri figli. “Quando si attraversano momenti davvero difficili, depressione, attacchi di panico, non importa il lavoro che fai, hai un’altra persona dentro contro cui devi combattere ogni giorno e ogni notte.” Questo periodo oscuro ha portato Morata a prendere la decisione di lasciare la Spagna per cercare un nuovo equilibrio lontano dalle pressioni che lo stavano schiacciando.
L’attaccante ha anche menzionato l’aiuto ricevuto da altre persone che hanno vissuto esperienze simili, come l’ex calciatore Bojan Krkic. Morata ha ammesso di aver vissuto momenti in cui il calcio, la sua più grande passione, era diventato una fonte di disagio: “È un momento in cui ciò che ti piace di più è ciò che odi di più.” La sua lotta interiore lo ha portato a provare vergogna persino nel trascorrere del tempo con i suoi figli e a evitare di uscire con loro in pubblico, temendo il giudizio delle persone.
Un messaggio di forza e resilienza
Nonostante le difficoltà, l’attaccante spagnolo ha trovato il modo di affrontare la sua battaglia e di concentrarsi su ciò che è davvero importante per lui: il benessere dei suoi figli. Il suo racconto offre uno spaccato di umanità e vulnerabilità, dimostrando che anche figure pubbliche come lui devono affrontare problemi personali molto profondi.