Il ct della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti, ha condiviso la sua opinione sul recente scandalo che coinvolge gli ultras dell’Inter e le presunte pressioni sul club, durante un’intervista con il TG1.

Spalletti e il caso degli Ultras

In vista della partita tra Italia e Belgio, l’attenzione dei media non si è concentrata solo sul campo. Infatti, Luciano Spalletti, ex allenatore dell’Inter e attuale commissario tecnico della Nazionale Italiana, è stato interpellato sul delicato argomento delle recenti indagini che coinvolgono gli ultras della curva nord interista. L’inchiesta ha portato all’arresto di 19 capi e sodali legati alla curva di San Siro per presunte pressioni sul club.

Spalletti ha commentato l’episodio durante l’intervista con il TG1, affermando di non aver mai ricevuto personalmente telefonate da membri delle tifoserie organizzate: “A me non è mai capitato che qualcuno mi chiamasse, l’ho vista come una cosa nuova. Anche perché, se uno ti chiama e non lo conosci, fai fatica a scambiarci due parole”. Spalletti ha poi chiarito che, nonostante risponda a tutte le chiamate, è sempre pronto a riattaccare se necessario, dimostrando una certa distanza da dinamiche di questo tipo.

L’inchiesta milanese e la testimonianza di Zanetti

Parallelamente, oggi è anche il giorno della testimonianza di Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter e storica bandiera del club. Zanetti sarà ascoltato nell’ambito dell’inchiesta che, dieci giorni fa, ha portato all’arresto dei vertici degli ultras della Curva Nord di Milano. Le indagini, guidate dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, sono incentrate su una serie di intercettazioni che documentano pressioni sui club calcistici da parte degli ultras.

Una delle intercettazioni chiave riguarda una conversazione del maggio 2023 tra Marco Ferdico, capo ultras attualmente detenuto, e Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro. Ferdico sosteneva di aver ricevuto informazioni da Zanetti in merito al monitoraggio della curva da parte della polizia. Questo dettaglio ha reso necessario il coinvolgimento di Zanetti come testimone nell’inchiesta.

Pressioni sugli allenatori e i club

Il caso ha sollevato interrogativi non solo sulle dinamiche interne agli ultras, ma anche sull’eventuale coinvolgimento dei club. La testimonianza di Zanetti è attesa con interesse, poiché potrebbe far luce su quanto i dirigenti del club fossero consapevoli delle attività delle tifoserie organizzate e delle loro pressioni sugli allenatori e sulla squadra.

L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, si concentra sul controllo esercitato dagli ultras sulla curva, che avrebbe influito non solo sugli aspetti sportivi ma anche sulle decisioni societarie.