“Caro presidente….” la lettera virtuale dei tifosi

Riassumiamo in una lettera virtuale ciò che provano i tifosi del Cagliari

Tempo di lettura: 3 Minuti
867

“Caro presidente…”…questa è la lettera virtuale che i tifosi del Cagliari vorrebbero scrivere. Qui proviamo a fare un riassunto di ciò che pensano tantissimi supporters rossoblu

“In questi anni la squadra ha subito due retrocessioni e disputato campionati di serie A incolori e con pica dignità.

Perché questo è il pensiero ricorrente?

Non è difficile da immaginare.

I tifosi si sentono presi in giro.

All’arrivo in Sardegna il presidente del Cagliari disse: “Nel 2020, anno del centenario, avremmo uno stadio nuovo e la squadra giocherà in Europa”…..

La verità la sapete tutti.

Il Cagliari gioca in uno stadio provvisorio, che si fa fatica a chiamare tale.

La squadra invece in tutti questi anni ha navigato nei bassifondi della classifica.

Paiono anni luce, quelli nei quali i vari Giorgi, Tabarez, Mazzone, facevano grande il Cagliari.

Quella era veramente una squadra che giocava in Europa, dando lustro a tutta la regione.

Perché è semplice dire “Una terra, un popolo, una squadra”, quando poi si fanno delle figuracce in tutta Italia.

Quante volte, soprattutto tra le mura antiche, in questi anni di gestione Giulini, il Cagliari ha preso batoste sonore?

Risultati indimenticabili, 4-5 a 0 o a 1.

Tanti calciatori passati per il capoluogo sardo senza mai incidere.

Tanti momenti di sofferenza sportiva.

Questioni finite in tribunale, ad esempio quella con Nathan Nandez.

Tutti episodi che non hanno dato lustro alla società.

Perfino un tecnico “signorile” come Claudio Ranieri ha gettato la spugna.

Forse le sue richieste e il suo modo di vedere il calcio , non sono coincise con quelle della proprietà.

In una recente intervista, il tecnico romano ha pronunciato una frase, che forse è passata quasi inosservata, ma che invece potrebbe racchiudere in se parecchio, di ciò che è stata la sia ultima esperienza in rossoblu.

Interrogato sul momento critico del Cagliari, Ranieri ha risposto.

“Non credo che il Cagliari abbia bisogno si un cambio del tecnico…”.

Una risposta a metà.

Perché se è vero che non è necessario il cambio del tecnico, si potrebbe sottintendere che possa servire altro.

Un cambio di presidente?

Non si sa, ma potrebbe essere….

Anche la questione relativa alla cessione del club resta un mistero.

Un’altra di quelle questioni mal gestite.

I tifosi, che sono il cuore pulsante di un club, avrebbero diritto di avere e pretendere maggior chiarezza, anche in questo lato oscuro.

A quanto pare, qualche acquirente ci starebbe stato, e forse ci sarebbe ancora.

Il problema però risiederebbe nella cifra richiesta per l’eventuale cessione del Cagliari.

Troppo elevata, per quello che è un parco giocatori un po modesto, un ottimo centro sportivo (ereditato dal presidente Cellino), ed uno stadio fantasma.

Molti tifosi continuano a dar fiducia alla società (13 mila abbonati sono molti, troppi).

Tantissimi altri invece hanno deciso, in forma di protesta, di disertare le tribune.

Di certo lo spettacolo proposto dalla squadra non è divertente, se non per le squadre avversarie.

Adesso non resta che attendere una risposta della proprietà, circa tante questioni aperte

Stadio e squadra su tutte

I tifosi meritano rispetto, ma soprattutto, ed una volta per tutte chiarezza ed onestà intellettuale.

Presidente

Continuare a promettere e non mantenere, non fa altro che aumentare la distanza tra società e tifosi.

Continuare a coniare slogan accattivanti, ma vuoti, è solo il reiterare di in certo tipo di “andazzo”, che ormai non funziona più.

I tifosi del Cagliari non sono persone stupide, meritano di sapere cosa ne sarà della loro squadra.