La Juve di Thiago Motta inciampa ancora. Terzo risultato di fila a reti inviolate, e una noia impressionante.a perché?
La squadra non riesce ad esprimere un calcio offensivo.
Continua a palleggiare inutilmente, spedendo continuamente la palla all’indietro.
Tiri in porta non se ne vedono, ed il risultato è sempre 0-0.
Quando la Juve è chiamata a fare la partita, come con Napoli, Roma ed Empoli, fa cilecca.
Non sa trovare gli spazi nelle difese ermetiche.
Se trova spazi diventa pericolosa e trova la via del gol, in caso contrario è notte fonda.
Insomma, sembra la copia di quella di Allegri, che però i big match spesso li vinceva 1-0.
Ma allora cambiare era proprio necessario?
Probabilmente si, il tecnico livornese aveva fatto il suo tempo.
Ma bisognava mettere la squadra in mano ad un tecnico che proponesse ina squadra offensiva e sempre pericolosa.
Questa non lo è assolutamente.
Nessuno si muove senza palla, e appena si trova una squadra chiusa a riccio, la partita è segnata.
Nessuna idea, un qualcosa che possa scardinare o aprire le difese avversarie.
L’ultima idea di scimmiottare Guardiola l, togliendo Vlahovic e giocando con il falso nueve, è stata aberrante.
Per giocare in quel modo, serve movimento continuo senza palla.
Se presenti invece calciatori statici e senza idee, è semplice fermarli, rischiando di perdere la partita in contropiede.
Thiago Motta ha il compito di trovare la soluzione nel più breve tempo possibile.
La serie A non aspetta nessuno
Nel calcio non c’è più nulla da inventare.
L’unica cosa che mette l’ex tecnico bolognese con le spalle al muro sono i risultati.
Torino non è Bologna.
Alla Juventus si deve vincere.
Non serve fare tanti passaggi e possesso palla, se poi in una gara produci solo due palle gol.
La differenza la fa chi segna, e senza tirare in porta, onestamente, non ci riesce nessuno!