Era fermo da oltre un anno, escludendo l’apparizione di fine 2023 sugli sterrati del Master Show, ed alla seconda presenza sulla Peugeot 208 Rally4 di Vsport, in una delle classi più combattute nel panorama rallystico di oggi, ma quanto vissuto da Andrea Casarotto al recente Rally del Friuli Venezia Giulia è un fine settimana che richiede un reset.
Il pilota di Vicenza, appena approdato in EASI, ritrovava al proprio fianco Fabrizio Handel con il quale lanciarsi in una triplice sfida che comprendeva la Coppa Rally ACI Sport di quinta zona nonché le partecipazioni al Michelin Trofeo Italia ed al R Italian Trophy.
Pronti, via e sullo shakedown di Sabato mattina le indicazioni erano già positive, terzo tempo di classe con gli imprendibili Doretto e Martinis a tracciare la rotta ma con un passo che faceva ben sperare in vista della doppia tornata pomeridiana sulla “Trivio – Stregna”.
Il riscontro del passaggio inaugurale si rivelava un’autentica doccia fredda con il cronometro che segnava oltre trenta secondi presi dal miglior tempo, passando ad una ripetizione che non portava in dote nessun miglioramento, congedando Casarotto in ottava piazza.
La ricerca di una scossa alla Domenica mattina si rivelava una battuta a vuoto con una “Valle di Soffumbergo” che lo portava a scegliere di ritirarsi, rivalutando i piani per il proprio futuro.
“Prima di tutto mi voglio scusare” – racconta Casarotto – “con i partners, con Vsport, con EASI e con tutti quelli che si aspettavano un esito diverso da questo inizio di stagione. Onestamente non riesco a dare una spiegazione a tutto questo. Durante lo shakedown mi sentivo bene, il feeling con la vettura era buono ed infatti anche i tempi hanno confermato che potevamo stare al passo di gente decisamente più esperta di me con questa vettura. Partiti per la gara non mi sono più riconosciuto, non ero più in grado di esprimermi come facevo di solito ed infatti il risultato si è visto. Sicuramente non saremo presenti a Scorzè perchè non avrebbe alcun senso. Assieme al team valuteremo quale sarà la strada migliore per andare alla radice di quanto accaduto perchè sono pienamente certo che quello visto al Friuli non sono il solito io.”