Turchia contro Olanda: il piacere di veder segnare

Durante una partita sportiva, segnare è il sale dello sport. Cosa sarebbe un match sportivo se i giocatori non segnassero?

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Turchia contro Olanda – Se avete avuto il piacere di leggere questo articolo, potete capire la contentezza di aver visto ieri sera giocare la Turchia contro l’Olanda. È stato un bel vedere le due squadre combattersi il pallone tanto voracemente, tanto cattivamente, in senso buono. E i due gol dell’Olanda, contro il gol della Turchia che sembrava aver sigillato e ipotecato la partita, ma non è stato sufficiente, hanno fatto emozionare.

Turchia contro Olanda

La questione è molto semplice: no gol, no party, come recitava una storica pubblicità di una bevanda alcolica. Il segnare, se uno ci riflette, è l’essenza di un match sportivo. E questo concetto può essere affiancato a qualsiasi disciplina sportiva che vede due squadre o due gruppi di giocatori combattere per la vittoria. Segnare un gol, una meta, un home run, una rete, un punto, un set è il sale delle competizioni sportive.

Sinceramente, ci sarebbe poco fascino se un tennista non riesce mai a far sbagliare il suo avversario mentre la pallina da tennis passa avanti e indietro. Ci sarebbe poco piacere se un giocatore di baseball non colpisse mai la palla con la sua mazza. Non ci sarebbe gioco se il dischetto non finisse in rete o se i nuotatori non riuscissero mai a portare la palla nella rete avversaria.

Si potrebbe dire che il calcio ha i rigori. Ma oltre ad essere una sofferenza per chi li calcia, per chi li para e per chi li guarda, non rendono giustizia. Arrivare ai rigori è segnale che non si può fare altrimenti per decretare il vincitore del match. Ma dall’altro lato non si è dato il momento per cui una delle due squadre possa essere riuscita a sfondare la difesa avversaria e fare rete.

Uno potrebbe dire che i due tempi di gioco e i due supplementari possono essere sufficienti. Ma come mai alla Turchia e all’Olanda non sono serviti? Si potrebbe dire perchè da un lato e dall’altro si sono sfruttate debolezze e vulnus per arrivare a rete. E si è dato quel tanto di più che è bastato a decretare il vincitore. Ad aver visto anche gli allenatori soffrire per le squadre che hanno visto cambiare le carte in tavola dal gioco avversario. E anche ad aver ammirato la cattiveria prima dell’Olanda di fronte alla rete della Turchia, e poi viceversa. Una partita vissuta, insomma…