Il dramma dei lavoratori del settore cine-audiovisivo, dove le nuove norme della Tax-credit, stanno mettendo in ginocchio migliaia di famiglie

Siamo ai titoli di coda, il Governo rischia di far sparire migliaia di lavoratori del comparto, con nuove norme che sembrano più punitive che migliorative

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Roma, 01/07/2024
Che la situazione fosse drammatica, lo si era iniziato a percepire maggiormente nel secondo semestre del 2023, quando migliaia di lavoratori del cine-audiovisivo, hanno vissuto (e stanno vivendo) sulla propria pelle l’incertezza del lavoro, lavoro con cui, fino all’avvento del nuovo esecutivo, erano riusciti a crearsi un reddito dignitoso per vivere con decoro, pur facendo tanti sacrifici e rinunce.

Le nuove norme della Tax Credit, hanno fatto si che la precarietà sia in aumento, creando nuove sacche di disoccupati, senza tutele ed ammortizzatori. In virtù di queste criticità, l’Agispettacolo su tutte (e varie altre sigle) è intervenuta per provare a proteggere la categoria.

Infatti nel giro di 23 giorni (4 e 27 giugno) sono state indette 2 manifestazioni per richiamare l’attenzione dei nostri governanti, i quali dovrebbero essere preposti a risolvere questa triste situazione.

Inoltre sono 25 anni che non viene rinnovato il contratto, questo per far capire l’abbandono delle istituzioni a tal riguardo.

Di seguito riportiamo le richieste ed i suggerimenti di chi conosce a menadito questo comparto, che ricordatevelo sempre è cultura e diffusione di arte e sapere.

Cinema, audio-visivo e Tax credit:
Le nuove norme della tax credit stanno affossando il settore, le misure messe in campo dai vari Dpcm, hanno creato ulteriori diseguaglianze tra i professionisti dello spettacolo e tutti gli altri settori lavorativi, lasciando a piedi il 70% dei lavoratori che vivono di questo, tra cui molti operai troupes e generici,
pertanto, la commissione welfare della delegazione dei lavoratori delle troupes e generici del cine-audiovisivo, richiede urgentemente un incontro con i vari organi del governo, quali Marina Calderone (Ministro del lavoro), Onorevole San Giuliano (Ministro della cultura) e la Premier Giorgia Meloni.

Richieste:
Le nostre richieste, sono le seguenti: 1) Prolungamento fino a dicembre 2024 dell’indennità per i lavori dello spettacolo già esistente, abolendo ogni paletto all’accesso di questa.

2) Realizzazione “ad horas” di un ammortizzatore individuale straordinario, con esenzione fiscale – contributiva, che faccia seguito alla necessità di allargare il più possibile la platea degli aventi diritto.

3) Prolungamento della Naspi fino a fine emergenza e senza erosione delle giornate maturate per effetto del sussidio straordinario Naspi, ammortizzatore ordinario utilizzato in periodo straordinario (quindi, retroattività da marzo 2023).

4) Garantire il raggiungimento dell’annualità contributiva, che consiste nel riconoscere le 90 giornate di contributi figurativi nell’anno solare 2022.

Progetti futuri:
Per il futuro chiediamo un tavolo di lavoro, che coinvolga il Ministero del lavoro, il Ministero dello sviluppo economico, l’INPS, il Mibact e l’Inail, con cui superare le vecchie procedure, ormai obsolete.

Pertanto, chiediamo la gestione speciale del fondo pensione dei lavoratori dello spettacolo, allargato ai soggetti impegnati nell’insegnamento delle arti e dei mestieri, riconducibili alla produzione di contenuti culturali e di intrattenimento, al pari degli istruttori o maestri, impegnati nelle attività sportive professionistiche o dilettantistiche, assoggettati al sistema previdenziale dello spettacolo.

Enpals:
Dobbiamo ricordare che dal 2011, quando è stato soppresso l’Enpals, fino a giungere ai giorni nostri, ogni anno il nostro comparto continua a versare centinaia e centinaia di milioni di euro alla gestione separata dell’INPS, ma, ahinoi, possiamo affermare con certezza, che questa è un’imposta previdenziale e non di un contributo, in quanto manca il presupposto della pensione per gli addetti al settore spettacolo.

Per farvi capire bene la situazione: a fronte di 300.000 posizioni assicurative accese, sono meno di 60.000 le pensioni erogate.
Molti prelievi economici, finiscono nella gestione separata dell’INPS e non vanno ai lavoratori dello spettacolo, invece, tali prelievi sarebbero dovuti servire a garantire un welfare tramite la costituzione obbligatoria di Fondi di Solidarietà.

Prelievo dello 0,30% ex legge 142/2001 come contributo mensile destinato alla formazione che ogni impresa versa direttamente all’ente previdenziale.
Es : distribuzione del prelievo derivato dalle accise sui carburanti per finanziare la Cultura in essere dal 2011.

Ultimo appello:
Chiediamo, quindi, un fondo per i lavoratori dello spettacolo, che metta in moto ammortizzatori sociali necessari in rapporto alla specificità dei contratti esistenti per questo ambito, peculiari perché trattasi di lavoro intermittente, che va tutelato maggiormente e regolamentato per non esporre i lavoratori al sempre più frequente caporalato e alla disparità di trattamento tra gli stessi generici, che non vengono tutelati come meriterebbero.

Il fondo spettacolo garantirebbe protezione ai lavoratori anche in periodi di grave inattività.

Conclusioni:
Per far capire la situazione drammatica ai nostri governanti bisogna fare questo esempio pratico: persone che prima lavoravano 200 giorni l’anno, ora ne fanno 100, chi ne faceva 100, adesso è sceso a 50, addirittura da 50 si è passati a 25 e così via dicendo.

Dal momento che si tratta di lavoro molto usurante, per via di orari non sempre rispettati e di scene girate sotto un sole cocente in abiti invernali (il colpo di calore è sempre in agguato), così come di scene esterne invernali, in cui il freddo (con rischi di ipotermia per i più fragili) scava la pelle, chiediamo di essere capiti e supportati in tutto, in quanto già sosteniamo una vita piena di dure rinunce e privazioni.

Fonte: Agispettacolo



Sono stato un ex atleta agonista sia di sport collettivi che individuali. Ho praticato il calcio fino al 1996 arrivando alle soglie della serie D. Nello stesso anno un infortunio mi dirottò al Triathlon dove mi specializzai nelle lunghe distanze vincendo un argento ed un bronzo ai Campionati Italiani Age-group dell'Isola D'Elba, sempre su distanza Ironman (3.8 km di nuoto, 180 km di bici e 42 km di corsa). Ho iniziato a scrivere nel 2018 presso Supernews, poi nel 2020 ho iniziato a collaborare, per avere visibilità, con la Gazzetta Fan-news; infine sono approdato alla testata di Sportpaper nel settembre del 2021. Adesso spero si dare il mio contributo anche a News-sports. I miei cavalli di battaglia sono le interviste ai Campioni di ogni sport ed amo scrivere di qualsiasi disciplina perchè lo sport è vita.