È stato un fine settimana di elevata caratura per Rally Team con due soli alfieri al via che, tra alterne fortune, si sono confrontati su palcoscenici di spessore.
Tra Venerdì e Sabato si è corso il Rally Lana Storico, quinto atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche nonché primo appuntamento del girone di ritorno, con Stefano Sbalchiero che, al volante della Fiat 127 condivisa con Miriam Iuretig, si è accontentato della piazza d’onore.
Il primo portacolori della scuderia di Rosà, sceso in campo da undicesimo in terzo raggruppamento ma anche da quarta forza nel gruppo due e da seconda in classe, ha letteralmente dominato la scena nel biellese, cedendo lo scettro del primato solamente sull’ultimo impegno di giornata per l’arrivo della pioggia che ha rimescolato le carte al fotofinish.
La decima posizione in terzo raggruppamento e la seconda in classe 2/1150 restano amare.
“Siamo stati in testa alla nostra classe fino alla penultima prova” – racconta Sbalchiero – “ma, quando eravamo incolonnati per partire per la conclusiva, ha iniziato a piovere e non avevamo le gomme adatte. Abbiamo perso tutto il vantaggio costruito durante il giorno e siamo finiti secondi di classe. Faccio i miei più sentiti complimenti al vincitore ma è naturale che faccia male perdere una vittoria così. Grazie alla mia navigatrice Miriam, perfetta anche su queste strade molto complicate. Grazie a Mirco Guerrini ed alla moglie per la loro assistenza perfetta. Grazie a tutti i nostri partners ed alla scuderia Rally Team, in particolare al presidente Fiorese.”
Peggio è andata a Matteo Casarin, alle note Roberto Segato, impegnato tra Venerdì e Sabato nel quarto appuntamento con il Campionato Italiano Rally Terra, il San Marino Rally.
Corso nelle stesse giornate del Lana l’evento all’ombra del Monte Titano ritrovava al via il pilota della Mitsubishi Lancer Evo VII gruppo N, reduce dal buon secondo in quel di Foligno.
Una toccata sulla terza speciale mandava in fumo una buona terza piazza di classe N4.
“Dopo la prima speciale di Sabato” – racconta Casarin – “ci siamo accorti che dovevamo sistemare ancora qualcosa alla geometria del posteriore. Dopo l’annullamento della seconda prova siamo partiti agguerriti sulla terza, puntando a recuperare il terreno perso sulla prima. A tre quarti di speciale, dopo una destra tre in discesa, staccando forte per una sinistra due la Mitsu ha scartato improvvisamente verso destra. Siamo finiti sullo sporco e ci siamo fermati a filo di una scarpata con le quattro ruote sospese da terra. Non riuscivamo a ripartire. Le ricognizioni regolamentate a cinquanta chilometri orari, imposte dal regolamento, mi hanno fatto sottovalutare parecchie curve che sembravano più veloci. Ne prendo atto e ne farò tesoro per la prossima gara. Grazie a tutti i partners, a Rally Team, ad Auto Tremonti ed a Roberto Segato per la pazienza che hanno portato con me. Sono deluso ma ci rifaremo molto presto.”