FOCUS – Le avversarie dell’Italia a Euro 2024

Ci avviciniamo all’inizio degli Europei di calcio: analizziamo le avversarie dell’Italia nel girone più difficile della competizione.

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Avversarie dell'Italia a Euro 2024
Fonte: https://www.figc.it/it/federazione/news/euro-2024-domenica-9-ottobre-a-francoforte-il-sorteggio-dei-gironi-di-qualificazione-esclusa-la-russia/

Lo sappiamo, il sorteggio di Euro 2024 non ha sorriso ai nostri azzurri: ai gironi dovremo affrontare Albania, Spagna e Croazia . Girone tra i più complicati: accedere agli ottavi per i Campioni d’Europa in carica sarà più difficile del previsto. Analizziamo le tre avversarie dell’Italia, i loro punti di forza e i giocatori da tenere d’occhio.

ALBANIA

Berat Djimsiti – il suo partner in difesa, lo conosciamo bene. Capitano dell’Atalanta che ha sollevato l’ultima Europa League, ha disputato un’altra stagione all’ombra dei grandi nomi ma di assoluta costanza, ed è pronto a guidare l’Albania verso una possibile impresa.

Kristjan Asllani – il mediano dell’Inter, classe 2002, è cresciuto esponenzialmente nelle ultime stagioni, pur non trovando molto spazio, ed è già da qualche anno perno assoluto del centrocampo albanese (20 presenze e 2 gol in due anni). Da lui passano le geometrie per gli attacchi delle Aquile: a lezione da Çalhanoğlu per mettere le difese avversarie in difficoltà.

Ernest Muci – trequartista classe 2001, all’occorrenza ala sinistra, quest’anno al Besiktas dove ha fatto registrare 13 gol e due assist in tutte le competizioni. Parte probabilmente dalla panchina in qualità di sostituto di Bajrami, ma col suo destro da fuori (sia a giro che di potenza) saprà rendersi sicuramente pericoloso.

Rey Manaj – ex Inter e Barcellona B, si è totalmente rilanciato quest’anno al Sivasspor. 22 gol stagionali in 36 presenze, 18 solo in campionato (dietro solo a Icardi e Dzeko nella classifica marcatori). Negli ultimi test prima dell’Europeo è partito dietro ad Armando Broja nelle gerarchie, ma sia da titolare che da subentrato sarà uno dei giocatori da tenere maggiormente d’occhio per la retroguardia azzurra.

SPAGNA

Robin Le Normand – difensore centrale di origini francesi, titolarissimo da ormai 6 anni nella difesa della Real Sociedad. 28 presenze da titolare quest’anno, 2 gol e un’ennesima stagione solida difensivamente per il classe 1996. E ora vuole prendersi la scena anche nella sua prima grande competizione in nazionale.

Alejandro Grimaldo – stagione da sogno per il terzino ex-Benfica: ha vinto il primo campionato nella storia del Bayer Leverkusen, è arrivato in finale di Europa League, e l’ha fatto da protagonista assoluto. 12 gol e 19 assist per lui in tutte le competizioni quest’anno, per il canterano del Barcellona che fa della velocità e del piede sinistro le sue armi più insidiose.

Dani Olmo – non avrà numeri da capogiro come il suo compagno (8 gol e 5 assist), complici i tanti infortuni, ma se sta bene il trequartista scuola Barcellona è uno dei più pericolosi in assoluto in campo. Tecnica sopraffina e destro precisissimo, tutto racchiuso nella sua tripletta al Bayern Monaco dell’anno scorso.

Lamine Yamal – veramente poco da dire sull’enfant prodige del Barcellona. Velocità, dribbling, e mancino letale. 50 presenze per lui quest’anno, condite da 7 gol e 10 assist. Una sola cosa: ha 16 anni.

CROAZIA

Josip Stanišić – anno della consacrazione anche per lui a Leverkusen. Il terzinno destro, che tornerà al Bayern Monaco nella prossima stagione, ha trovato decisamente maggiore continuità, mettendo a segno 4 gol e 6 assist in 38 partite.

Joško Gvardiol – immancabile il terzino sinistro del Manchester City. Pagato 90 milioni la scorsa estate, è stato da subito un titolare fisso per Pep Guardiola, ripagandolo con 5 gol, 3 assist e tanto sacrificio in fase offensiva e difensiva.

Martin Baturina – trequartista classe 2003 di proprietà della Dinamo Zagabria. Stagione da urlo per lui in patria, con 7 gol e 9 assist in 50 partite, di cui la maggior parte giocate da titolare. Per di più, ha vinto tutti i trofei nazionali con la Dinamo quest’anno: Campionato, Coppa nazionale (un gol nell’1-3 finale) e Supercoppa (segnando il gol del decisivo 1-0). In nazionale parte abbastanza indietro nelle gerarchie, ma occhio: ha dribbling, visione e tanta tecnica individuale, e a partita in corso potrebbe fare male.