Quale potrebbe essere il problema di servire agli atleti delle Olimpiadi di Parigi 2024 le fragranti e gustose patatine fritte? Il gustoso e brillante alimento è stato inventato circa 300 anni fa in Belgio. Gli organizzatori hanno deciso di vietare le patatine fritte ai Giochi Olimpici. Al loro posto due dei migliori Chef hanno elaborato una ricetta regina per le Olimpiadi.
I motivi del divieto delle patatine fritte a Parigi 2024
Il ristorante del villaggio olimpico è stato allestito in una vecchia centrale elettrica a nord di Parigi. Nella sala lunga 700m non aleggerà il profumo delle patatine fritte per motivi di sicurezza. E’ stato valutato, infatti, come molto pericoloso installare le friggitrici in un’area che ospiterà più di 3.500 persone. I pasti saranno 45.000 al giorno, serviti 24 h ore su 24 h, per garantire le necessità alimentari e le diete di ogni atleta, proveniente da ogni parte del mondo.
Quali altri alimenti sono stati vietati al villaggio olimpico e perché
Il fois gras è escluso dal menù per le preoccupazioni etiche che riguardano i maltrattamenti agli animali. Il rispetto per l’ambiente è la principale linea guida per la scelta dei cibi del menù. Piatti o posate usa e getta sono vietati così come l’avogado è escluso per l’impatto che la sua produzione e importazione, via aerea, provoca sui cambiamenti climatici.
Gli Chef, Stephane Chicheri e Charles Guilloy, ingaggiati per la cucina del villaggio olimpico saranno impegnati in menù leggeri, in merito alla cottura, e multiculturali. Saranno fornite baguettes a volontà così come è previsto l’arrivo per via mare di mezzo milione di banane. Il formaggio francese sarà il re dei piatti freddi, mentre il vino è messo al bando dal ristorante per i migliori atleti al mondo.
Shawarma vegetariano, quando Chef e ricetta regina si fanno vegetariani per le Olimpiadi
Il piatto orientale sarà preparato dagli chef per fornire tutte le energie necessarie agli atleti che non amano la carne. Senza gli eccessi delle salse francesi e l’abbondanza di burro, base tradizionale della cottura, il piatto è preparato con patate dolci speziate allo za’atar con hummus, cavoli sottaceto, falafel di barbabietola rossa e melanzane grigliate con paprika affumicata. Prendete nota!