Victor Osimhen è corteggiato dal Chelsea ed è in corso una trattativa con il Club del Napoli per il trasferimento del giocatore nigeriano. Come pubblicato da Sky Sport, De Laurentiis non cede di un euro rispetto alla clausola rescissoria del contratto di Osimhen che ammonta a 130 milioni di euro. Una cosa è certa il Napoli lo vorrebbbe cedere, guadagnandoci, visto il rendimento non eccellente del nigeriano a causa di infortuni e dell’impegno in Coppa d’Africa che lo ha tenuto fuori fino alla finale. Si prospetta uno scambio Osimhen-Lukaku.
Lo scambio Osimhen-Lukaku
In prestito alla Roma, Lukaku potrebbe trasferirsi al Napoli. Questa mossa permetterebbe al Chelsea di ridurre il prezzo vertiginoso chiesto da De Laurentiis, per lasciar partire Osimhen nella prossima stagione. Il presidente del Napoli avrebbe così occasione di rinnovare la rosa degli attaccanti senza toccare le casse del Club, semi vuote per gli ingaggi di allenatori naufragati nel golfo di Napoli e per la mancata qualificazione ai quarti di Champions League.
L’attaccante mascherato chiesto anche dal PSG
Storico è il canale preesistente tra il club del Napoli e l’entourage del Paris Saint Germain. Dalla squadra partenopea sono approdati a Parigi Lavezzi, Cavani e Ruiz. La trattativa con i francesi potrebbe risolvere in anticipo la questione, visti gli ottimi rapporti tra De Laurentiis e Nasser Al Kelhaifi.
In un’intervista a The Guardian Osimhen ha raccontato la vita in Nigeria dove ha imparato a vivere nelle difficoltà ed a aiutare la famiglia, sono parole molto toccanti e gli auguro tutto il meglio per la sua carriera: “Olusosun è una piccola comunità vicino a una discarica. La maggior parte delle volte le persone vanno alla discarica per prendere alcuni oggetti di valore in cambio di denaro e rivenderli. Andavo lì per cercare vecchie scarpe da ginnastica da poter usare per giocare a calcio. È così che sono cresciuto. Era la cultura per molti di noi nella comunità. Vendevo anche acqua in bottiglia per le strade di Lagos, per aiutare la mia famiglia a guadagnarsi da vivere.
Sapevo che il calcio era l’unico modo per farli uscire dalla povertà, quindi ho davvero investito il mio tempo e la mia vita in questo lavoro. Sono felice che abbia dato i suoi frutti. Far uscire la mia famiglia dalla povertà è la mia più grande vittoria.”