La Salita del Costo, andata in scena tra Sabato e Domenica quale secondo atto del Campionato Italiano Velocità Montagna centro e nord, ha portato alla ribalta Club 91 Squadra Corse con una lunga serie di risultati di spessore e con le auto storiche che la hanno fatta da padrone, ad iniziare da un Michele Massaro in grande stato di forma.
Il pilota della BMW M3 ha chiuso ai piedi del podio assoluto, centrando il successo sia nel quarto raggruppamento che in classe A+2000 nonché l’alloro tra le scuderie.
“L’ultima volta che ho corso qui era nel 2021” – racconta Massaro – “e non ho avuto molto tempo per provare quindi il Sabato è stato fondamentale per prendere le misure. L’obiettivo era quello di migliorare il record personale del 2021 e ce l’ho fatta, portando a casa un bel bis.”
Successo in solitaria in A2000 per Federico Tremonti, al via con una Peugeot 309 GTI gruppo N, che ha comunque mostrato il proprio potenziale, chiudendo sesto di quarto raggruppamento e quattordicesimo nella generale, contribuendo al primato conquistato tra le scuderie.
“Una gara in linea con le aspettative” – racconta Tremonti – “con i tempi che miglioravano piano piano. Speravo in qualcosa di più in gara ma siamo contenti per la vittoria di scuderia.”
Un debutto di elevata caratura per Massimo Ronconi, alla prima con i colori del sodalizio di Rubano, che ha fruttato l’ottavo assoluto ed un doppio successo, quello in terzo raggruppamento ed in classe SIL+2000, colto al volante della sua Porsche 914/6.
“Bella salita ma era la prima gara” – racconta Ronconi – “ed ero senza allenamento. Abbiamo patito la carenza delle gomme, affrontando la prima manche montando delle anteriori al posteriore, e qualche noia alla terza marcia. Tempo mediocre ma abbiamo comunque vinto.”
A completare la pattuglia delle regine del passato ci ha pensato Silvio Andrighetti, portando la sua splendida Lancia Stratos sul gradino più basso del podio in secondo raggruppamento, al successo in solitaria in classe GTS2500 ed al tredicesimo posto della classifica assoluta.
“Siamo stati tutti molto fortunati per il meteo meraviglioso di questo weekend” – racconta Andrighetti – “e, a dire il vero, faceva anche troppo caldo. Mi sono proprio divertito nel guidare la mia Stratos. È andata bene e, da vecchia signora, ha dimostrato che sa ancora dire la sua. Grazie ad Antonio ed Andrea Maniero ma anche al buon Tremonti per le cure alla mia auto.”
Risultati che hanno consentito alla compagine patavina di arricchire ulteriormente la propria bacheca con un bis di piazze d’onore tra le scuderie, in secondo ed in terzo raggruppamento.
Passando alle vetture moderne la compagine schierava una sola punta, Giovanni Ambroso, che, alla guida di una splendida Lamborghini Huracan GT3, ha chiuso quarto di classe e nono in gruppo GT, aprendo al meglio un connubio che sarà destinato a regalare importanti gioie.
“Il Costo si conferma una gara molto impegnativa” – racconta Ambroso – “anche se può sembrare facile. Un piccolo errore può provocare danni seri e portare le vetture al limite è molto complicato. Arrivavo dalle storiche e dai prototipi con ottimi risultati, una vittoria assoluta ed un secondo sulla fida Osella PA 9/90. I problemi tecnici di quest’ultima mi hanno obbligato a passare alla Huracan ed ho dovuto adattarmi perchè la guida è molto diversa rispetto al prototipo. Esperienza personale bellissima che non so se ripeterò a breve. L’Osella mi aspetta!”