Caliaro e Serraiotto in forma al Benacus

Il primo chiude settimo assoluto, al debutto vero sulla Fabia Evo, mentre il secondo, al rientro dopo cinque anni, lotta per le posizioni di vertice, mancando il podio sull’ultima.

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Caliaro e Serraiotto in forma al Benacus

Il Benacus Rally va in archivio con un importante carico di spunti positivi per Rally Team e per i suoi portacolori, con la due giorni scaligera che, corsa tra Venerdì e Sabato, ha portato alla ribalta la scuderia con base in quel di Rosà.
Michele Caliaro, alla prima presenza vera sulla Skoda Fabia Rally2 Evo curata da MFT Motors e condivisa con Fabio Andrian, ha messo in campo una bella progressione, rallentato in avvio ma autore poi di una bella progressione che gli ha consentito di chiudere settimo assoluto, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2, guardando al futuro con sano ottimismo.

“Al Venerdì avevamo un po’ di ruggine da smaltire” – racconta Caliaro – “mentre sulla prima del Sabato l’incidente di Costenaro ci ha rallentato. Sulle tre successive abbiamo avuto un buon miglioramento con una Fabia Evo che si è rivelata molto facile da guidare. Certo, è innegabile che con una gara al mese non è facile stare al passo dei migliori ma anche essere solamente vicini a loro ci soddisfa. Grazie ai nostri partners, a MFT Motors ed alla scuderia Rally Team.”

Notevole il debutto sull’asfalto di Fabio Serraiotto, all’esordio pure su una trazione anteriore turbo oltre che al rientro dopo cinque lunghi anni di astinenza dall’abitacolo.
Al volante della Peugeot 208 Rally4 di Baldon Rally, in coppia con Ivan Gasparotto, la seconda punta della compagine vicentina partiva all’attacco, staccando il miglior tempo di classe ed il quattordicesimo assoluto sui poco più di due chilometri della “Porcino” del Venerdì.
Un problema ai freni lo rallentava in avvio del Sabato ma il passo rimaneva comunque buono, mantenendo la terza piazza tra le Rally4 ed il ventesimo assoluto fino alle ultime battute.
Resta l’amarezza per un podio più che meritato, sfumato sull’ultima “Lumini” a causa di una foratura che gli consegna il quarto tra le Rally4, l’ottavo in RC4N ed il ventesimo nella generale.

“Ho voluto provare l’asfalto” – racconta Serraiotto – “dopo cinque anni di assenza dalle competizioni. Nel 2019 avevo corso due gare su terra ed ero al debutto con una due ruote motrici con il turbo. Peccato per quei due inconvenienti del Sabato ma va bene così. Per il 2024 ho deciso che non guarderò le classifiche, devo solo capire note e auto, lavorando a testa bassa perchè è tutta una novità per me. Grazie ad Ivan che ha deciso di aiutarmi in questa sfida, la sua grande esperienza è per me fondamentale. Grazie a Baldon Rally, per due giorni hanno fatto l’impossibile per darmi una mano. Grazie a Rally Team ed a tutti i partners.”

Dall’Italia alla vicina Croazia per il primo atto dell’Alpe Adria Rally Cup che, dal 5 al 7 Aprile, vedeva al via Marco Crozzoli, con Filippo Nodale sull’immancabile Opel Astra GSI gruppo A.
Al Quattro River Rally il terzo portabandiera del sodalizio rosatese incappava in guasto tecnico sulla speciale spettacolo di apertura che lo costringeva a ricorrere all’utilizzo del super rally.

Il diciannovesimo finale in classe 3 si traduce in punti importanti per la serie europea ma anche per il Challenge Internazionale Rally Polizie, obiettivi dichiarati per questo 2024.

“È stata una trasferta molto impegnativa” – racconta Crozzoli – “e si è capito ben presto il perchè del fatto che su queste strade ci passa anche il mondiale. Abbiamo accusato un problema tecnico sulla prima prova e questo ci ha costretto a fermarci. Grazie ai ragazzi dell’assistenza siamo rientrati con il super rally ma, nonostante la classifica compromessa, abbiamo portato a casa un buon bottino di punti per i campionati che stiamo seguendo.”



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