” Kiricocho !!!” l’anatema del calcio.

Lautaro lo ha utilizzato prima del rigore di Henry così come molti altri prima di lui ma la leggenda affonda le sue radici in un passato recente in salsa argentina.

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Lauti
Kiricocho

Kiricocho- la parola che le telecamere di Dazn sembrano aver intercettato dalle labbra di Lautaro Martinez poco prima dell’errore di Henry dal dischetto sembra essere proprio questa.
Non una novità dal punto di vista calcistico tantomeno per un argentino come lui.
Nella storia dello sport sono tante le storie di anatemi detti nel momento giusto per tirare verso di sé la sorte.
Alcuni sono più su base etica di altri, il pensiero va subito la “Ball don’t lie” di Rasheed Wallace in ambito cestistico. L’americano si appellava ad una sorta di divinità suprema del Basket risedente proprio all’ interno della sfera a spicchi.
Il “Kiricocho” affonda le sue radici nella stregoneria, nella magia oscura e le affonda in una terra nella quale il forte spiritualismo cattolico si mescola con gran parte di questi fattori del passato.
Mapuche, Guarani e Incas hanno soggiornato in quella che oggi è l’ Argentina e sembra abbiano lasciato una traccia tra le pieghe della sua cultura, una traccia talmente forte  che si mostra anche negli aspetti più inspiegabili di un gioco popolare come il calcio che già ne ha molti.
Kiricocho infatti non ha origini così antiche, anzi è piuttosto recente.
Anno domini 1982. A seguito dell’ Estudiantes de la Plata c’è sempre un tifoso appassionato che si presenta spesso agli allenamenti.
Il tifoso è soprannominato “Kiricocho” e deve in qualche modo balzare all’occhio perché l’allenatore Bilardo nota che la sua presenza la campo coincide sempre con qualche infortunio per i suoi ragazzi.
Bisogna eliminare il problema e non perdere un tifoso e il futuro CT campione del Mondo trova un escamotage: sfrutterà l’energia maligna di Kiricocho contro i suoi stessi avversari .
Il tifoso viene mandato a seguire tutte le avversarie dirette dell’Estudiantes che quell’anno vince il campionato Metropolitano perdendo solo con il Boca (che si dice essere l’unica squadra non visitata dal tifoso bianco rosso).
Nessuno sa esattamente se l’esistenza di Kiricocho sia vera o solo parte della superstizione del calcio argentino. Il termine nato da questa storia, però, è entrato nel liguaggio mondiale.
Da li in poi tanti giocatori ne usufruiranno: Capdevilla in finale del mondiale su Robben, Chiellini in finale dell’Europeo su Saka e, come detto, Lautaro qualche giorno fa.
Altri ci hanno provato non riuscendoci d’altronde il segreto pare essere nel tempismo di colui il quale ne vuole usufruire, se azzecca il momento il “Kiricocho” può far sbagliare chiunque.
Quindi sfoderate il vostro livore e “Kiricocho” a tutti voi.

 

Kiricocho – Wikipedia