Luca Ferri è finalmente tornato ed il cambio di marcia mostrato nella sua Ronde di Sperlonga, evento che porta il nome del pilota di Arcugnano nell’albo d’oro per ben tre volte, conferma che la rotta tracciata è quella a lungo cercata.
Il vicentino, sempre più a proprio agio con la Skoda Fabia RS Rally2 di Delta Rally, partiva con il giusto passo sulla prima tornata di “La Magliana”, firmando il secondo tempo assoluto con un distacco di 2”9 dallo scratch e con tanta voglia di lottare con il coltello tra i denti.
Il secondo passaggio confermava quanto di buono visto in avvio di Domenica scorsa con Ferri, nuovamente affiancato da Alessio Angeli, che chiudeva con il quarto parziale, distacco di 4”9 al controllo stop, ed una classifica provvisoria che lo portava in terza piazza, a soli 3”1 dalla vetta.
“Sulla prima siamo partiti convinti” – racconta Ferri – “ma non ero contento del tutto e sapevo esattamente dove dovevamo spingere per migliorare. Sulla seconda ho infatti detto ad Alessio che avremmo abbassato il nostro tempo di sei o sette secondi, così è stato. Nonostante una maggiore determinazione abbiamo perso qualcosina verso la metà della speciale, nel tratto in discesa dove dovevo mettere in campo una maggiore aggressività. Ero comunque contento per essere tornato finalmente a giocarmi la vittoria, da troppo tempo lontana dal mio radar.”
Con la partita ampiamente aperta Ferri si lanciava all’assalto del primato sul terzo crono ma un sasso incrociato lungo il proprio cammino si rivelava fatale nella corsa al successo.
“Ci siamo presentati al via della terza con quattro gomme nuove” – aggiunge Ferri – “perchè volevamo recuperare quei tre secondi che ci separavano dalla leadership. Su una sinistra abbiamo centrato un sasso e questo ci ha portato alla stallonatura della gomma. Una rabbia che non vi posso nemmeno descrivere perchè stava girando tutto per il verso giusto e potevamo davvero puntare alla vittoria. Guardando il tempo, con il nostro ingegnere, abbiamo rilevato che eravamo migliori di quasi cinque secondi, rispetto al passaggio precedente.”
Con il morale finito sotto le scarpe, per il colpo gobbo inferto dalla dea bendata, Ferri decideva di deporre le armi, consapevole di non poter affrontare l’ultimo impegno al meglio della forma.
“Dopo la terza ho deciso che era meglio finirla” – conclude Ferri – “perchè ero certo che non sarei entrato in speciale con la giusta concentrazione, avendo perso il treno per la vittoria per una causa esterna. Guardiamo però al bicchiere pieno per tre quarti perchè, grazie ai consigli dell’ingegnere Gabriel, finalmente ho capito come guidare questa vettura. Ora abbiamo il passo gara per competere ad alti livelli. Grazie in particolare ad Alessio, la sua carica positiva è determinante per me, dentro e fuori l’abitacolo. Grazie a tutti quelli che mi sostengono e mi seguono. Peccato per la vittoria mancata ma tutti i ragazzi del team sono stati fantastici.”