SIMON BILES BATTE I TWISTIES E TORNA A VINCERE

Eccellente prova della ginnasta ai mondiali di Anversa

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SIMON BILES BATTE I TWISTIES

SIMON BILES BATTE I TWISTIES.

La ginnasta statunitense Simon Biles, brilla ai mondiali disputati tra il 30 settembre e l’8 ottobre scorso in Belgio; grazie ad una prova magistrale che le è valsa la medaglia d’oro al corpo libero, nonché quella nella competizione all-around.Dopo quattro lunghi anni di stop, sembra proprio che la Biles abbia superato i suoi problemi di salute, dimostrando di essere senz’altro la ginnasta più grande di sempre.

SIMON BILES BATTE I TWISTIES La sindrome

Molti ricorderanno, quando nel corso delle Olimpiadi di Tokio 2021, la ginnasta più forte di tutti i tempi dichiarò il suo addio alla pedana, ritirandosi dalla stessa competizione olimpica. Tale decisione non mancò di disappunto, facendo insorgere critiche e diniego. Molti editoriali infatti, la descrissero in quell’occasione come

un’atleta “perdente”, “egoista”, “sociopatica” e “vergogna per il suo paese”.

Parole aspre nei confronti di un’atleta che vantava all’epoca ben 34 medaglie, tra mondiali e olimpiche, di cui ben 20 nel concorso generale.

Ma che cosa affliggeva la ginnasta? Che cosa la spinse a dichiarare la fine della sua carriera?

Ella parlò di alcuni problemi di salute mentale, di una particolare sindrome psicologica che colpisce alcune categorie di atleti, i ginnasti prevalentemente.

Si chiamano “twisties”; un termine usato per delineare una totale sensazione di disorientamento, di perdita di controllo sul proprio corpo durante l’esecuzione di un gesto acrobatico:

il corpo sa cosa deve fare, grazie alla memoria degli schemi motori appresi, ma il cervello non riesce ad accedere a quelle specifiche memorie tecniche.

Inutile dire che le conseguenze possono essere disastrose sia dal punto di vista fisico che mentale.

SIMON BILES BATTE I TWISTIES Una vittoria per se stessa

Mondiali di Anversa 2023, dopo due anni di terapia e la ripresa graduale degli allenamenti, Simon torna a ricalcare le pedane internazionali, ed è proprio su quella pedana che lei torna a vincere, non solo l’oro nella competizione all-around, ma la competizione più dura e temibile di tutte, quella contro i twisties, contro i suoi “demoni nella testa”, come lei stessa li definisce.