Che Chiarello alla Rok Cup superfinal

Solo la dea bendata priva il giovane pilota di Volpago del Montello di una vittoria prestigiosa, costretto al ritiro per un problema tecnico.

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Che Chiarello alla Rok Cup superfinal

La classifica finale lo cita come ritirato ma quanto mostrato da Marco Chiarello, lo scorso fine settimana al South Garda Karting, è ben impresso nell’ambiente, al termine di una Rok Cup Superfinal che lo ha visto tra i protagonisti di livello.
Sul tracciato bresciano erano oltre quattrocento i piloti pronti a sfidarsi nelle varie categorie in palio, provenienti da ogni parte del globo, per una settimana ricca di forti emozioni.
L’evento scattava ufficialmente Martedì e Mercoledì scorso, due giornate dedicate alle prove libere con il giovane pilota di Volpago del Montello che effettuava vari test per provare la bontà delle nuove evoluzioni apportate all’assetto del suo Intrepid Cruiser MS3, motorizzato Vortex.
Il portacolori di Xmotors Team, in sinergia con La Superba, piazzava una significativa zampata al Giovedì, firmando la seconda casella in griglia in una qualifica da quarantasette piloti al via.

“Nonostante il secondo sia stato un ottimo risultato” – racconta Chiarello – “potevamo anche puntare alla pole position ma, negli ultimi giri a disposizione, il supporto dello scarico si è svitato, impedendomi di migliorare il mio tempo sul giro, di un bel po’. Ero comunque contento.”

Supportato sul piano tecnico da A.P.E. Racing e da Intrepid Kart il trevigiano archiviava il Giovedì con una manche eliminatoria positiva, chiusa al secondo posto di gruppo Shifter-Rok.
Si arriva così al Venerdì, in programma una sessione di warm up ed un’altra batteria.
Un errore, nelle ultime tornate, ed una mancanza di velocità, rispetto alle precedenti giornate, si traduceva in un opaco quinto posto, mal digerito visto il passo mostrato in precedenza.
Il momento più atteso della settimana giungeva al Sabato, quello della finale mondiale, con Chiarello che, partendo dalla seconda piazzola al via, saliva sul gradino più alto del podio in un’ultima manche che, nella combinata dei risultati, gli consentiva di scattare dal quarto posto.
Una partenza ottima, una grinta da consumato campione e la voglia di fare sua la finale permettevano alla giovane promessa della scuderia di Maser di giocarsi il primato ma, sul più bello, un guasto di natura tecnica lo appiedava, regalando una vera e propria doccia fredda.

“Ero partito bene” – aggiunge Chiarello – “e, dopo pochi giri, ero già terzo, in lotta con i primi due. Ho gestito un po’ la situazione ed ho visto che, assieme al secondo, ci stavamo avvicinando al leader, ricucendo il gap che ci separava. Nonostante fossi il più veloce in pista ho deciso di non superare il secondo, sapendo che avremmo perso solo tempo nei confronti del primo. Neanche a metà gara il mio sogno di vincere la finale mondiale è svanito, a causa di un problema meccanico. Sono contento delle mie prestazioni, nonostante qualche errorino, ma deluso di come si è conclusa la finale. Era una gara molto importante e potevamo giocarci la vittoria. Sarà dura smaltire questo boccone amaro. Il risultato non rispecchia la nostra velocità e tutti i sacrifici che abbiamo fatto per prepararci a questo appuntamento. Grazie alla mia famiglia, a Roberto Pacini, ad A.P.E. Racing, a Mirko Sguerzoni, alla Intrepid, ad Xmotors Team ed ai partners che mi hanno permesso di essere al via di un evento così importante.”



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