Milan, il ruolo di Zlatan Ibrahimovic? Le ipotesi in panchina con Pioli

Sono diversi i ruoli che la società rossonera sta studiando per lo svedese, che rimarrà accanto a Pioli presumibilmente come dirigente: ecco di cosa potrebbe occuparsi

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Sicuramente per il Milan allenato da Stefano Pioli non è un momento facile, proviene da un derby contro l’Inter perso per 5-1 ed un pareggio a reti bianche contro il Newcastle. Anche le prestazioni di Leao sembrano essere in calo: il portoghese lo scorso anno ci ha abituato a cose ben diverse da quelle che stiamo vedendo ora. In tutto questo marasma però, una domanda continua a balenare nella testa dei tifosi rossoneri (e non solo): quale sarà il futuro di Zlatan Ibrahimovic? Vediamo le possibili ipotesi, vagliate da calciomercato.com. Queste sono state sicuramente tante, ma in finale vediamo solo che 2 o 3 sono soluzioni percorribili.

La prima proposta rifiutata da Ibrahimovic

Già al termine della scorsa stagione quest’idea aveva cominciato a balenare nella testa dei dirigenti del Milan. Giorgio Furlani infatti, arrivata la naturale scadenza del suo contratto, gli ha proposto un ruolo da club manager, offerta rifiutata dallo svedese perché doveva ancora decidere del suo futuro. La situazione al momento non è poi così diversa da prima. Ci sono stati nuovi colloqui con Furlani prima e con Cardinale poi in un hotel in centro a Milano, potrebbero sorprenderci. La posizione offertagli però, al momento non sembra piacergli. Non potrebbe al momento nemmeno diventare vice-allenatore del Milan per aiutare Stefano Pioli, perché dovrebbe prima svolgere i corsi da patentino per poter ricoprire il ruolo. Lo stesso discorso vale per un posto in dirigenza.

Potrebbe invece ricoprire il ruolo di vice-presidente, per intenderci un ruolo come quello di Nedved alla Juventus prima e di Zanetti all’Inter poi. Infine, ci sarebbe una terza strada da percorrere, ma il ruolo sarebbe da studiare in quanto molto particolare: Ibrahimovic potrebbe essere a metà tra un mental coach ed un motivatore. La cosa più importante e forse più difficile, sarebbe proprio quella di convincere l’attaccante a ricoprire questo ruolo.