L’incredibile weekend di Monza

Una lunga serie di sospensioni, tra bandiere rosse e safety car, trasformano la terzultima tappa del TCR Italy in una roulette che penalizza le punte di Bolza Corse.

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L'incredibile weekend di Monza

Tra le condizioni meteo estremamente variabili ed i continui colpi di scena, tra varie interruzioni nate da numerose bandiere rosse ed entrate della safety car, il fine settimana all’Autodromo Nazionale Monza si è trasformato in una ruota della fortuna che non ha premiato i portacolori di Bolza Corse, impegnati nelle terzultima del TCR Italy.
A farne le spese maggiori è stato Denis Babuin, al via con l’Audi RS3 LMS TCR, incapace di trovare un giro pulito nella sessione di qualifica, in mezzo ad una quarantina di agguerriti avversari, e costretto ad accontentarsi di un’amara diciassettesima casella in griglia.
Il pilota di Azzano Decimo pagava dazio nella confusione di gara 1 al Sabato, non riuscendo a trovare il giusto ritmo per una lunga serie di sospensioni da parte della direzione gara.
Nonostante questo il portacolori della squadra corse di Adria si presentava alla bandiera a scacchi incassando un buon ottavo nella classifica generale, maturato dopo una lunga lista di penalità attribuite alla concorrenza e con il risultato ancora sub judice per vari appelli in corso.
Alla Domenica, in gara 2, la situazione sembrava rientrare verso la normalità con Babuin che, partito dalla piazzola numero diciassette, metteva in atto una bella rimonta che gli consentiva di recuperare fino alla decima posizione, incassando punti preziosi per la serie tricolore.
Quando al termine della stagione mancano solamente due weekend il pilota della casa dei quattro anelli viaggia in ottava posizione generale, non troppo lontano dal podio, ed in seconda nel TCR Master, in ritardo di sole cinque lunghezze dallo spagnolo Fernandez.
Monza complicata anche per l’altra punta della compagine polesana, quel Mauro Trentin che nella passata stagione si è giocato il titolo tra le DSG fino all’ultimo evento in calendario.
Il pilota di Carmignano di Brenta, al volante della Cupra Leon TCR DSG, nonostante problemi al cambio già dai primi turni di libere, sorprendeva tutti nella sessione di apertura bagnata, firmando la migliore prestazione in TCDS nonché la diciannovesima posizione nella generale.
Un abbaglio, quello del patavino, che svaniva una volta asciugato il tracciato e che si traduceva in una qualifica che lo vedeva terminare nelle retrovie, preannunciando due gare in salita.
Al primo semaforo verde, quello del Sabato, Trentin finiva nel tritacarne causato dalla discutibile condotta di altri concorrenti che portavano ad una continua uscita della safety car.
Archiviato la quinta piazza in DSG il patavino, ritrovata la giusta forma della sua Cupra grazie all’incredibile lavoro dei meccanici, riusciva ad arginare al meglio la trasferta durante la Domenica, incamerando un terzo posto fondamentale per tenere accesi i sogni di rimonta.
Se la rincorsa all’alloro DSG sembra ormai compromessa la lotta per il podio rimane aperta ed i prossimi round, quello di Vallelunga e di Imola, potrebbero rimescolare le carte in vetta.

“Credo di non aver mai visto così tanta confusione come in gara 1 a Monza” – racconta Silvano Bolzoni (team principal Bolza Corse) – “perchè, se tutto va bene, saranno stati fatti quattro giri effettivi di gara mentre il resto era un continuo alternarsi di bandiere gialle, rosse e di safety car. I continui cambi del meteo non ci hanno sicuramente aiutato ma abbiamo fatto del nostro meglio per portare a casa quanto più possibile. Grazie a tutti i ragazzi, hanno dato il massimo.”



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