Lo stadio “Giuseppe Meazza“, noto anche come la Scala del Calcio, è l’impianto polifunzionale di Milano. “San Siro“, destinato quasi esclusivamente al calcio, infatti ospita anche i concerti dei grandi nomi della musica mondiale ed altri eventi sportivi. Inaugurato nel 1926, il comune di Milano l’ha acquistato nel 1935 e ha effettuato diversi lavori di ristrutturazione fino al 2012. Lo stadio meneghino è oggi l’impianto sportivo più capiente d’Italia (76 mila posti a sedere su tre anelli di gradinate) e il quinto stadio italiano in attività per anzianità di utilizzo. Inter e Milan, le due squadre milanesi, detengono la gestione dell’impianto come concessione del comune.
Il Nuovo Stadio di Milano
Le due società nel 2019, constatata l’obsolescenza e la scarsa produttività dello stadio, hanno congiuntamente mandato all’Amministrazione Comunale una proposta relativa allo “Stadio di Milano”. Il progetto prevedeva la demolizione di San Siro e la realizzazione di un complesso multifunzionale. I club hanno dunque avviato un piano di rifunzionalizzazione dell’area del Meazza, dal costo di investimento di 1,3 miliardi di euro a loro carico. Il disegno di Milan e Inter, innanzitutto, contemplava la costruzione della “Cattedrale“, nuovo stadio ideato dallo studio Populos con capienza di 60mila posti; poi, nel programma era inserita la “Cittadella dello Sport“, un comparto di edifici destinati ad attività commerciali, di intrattenimento e ristorazione. Fra il 2020 e il 2021, il Comune di Milano ha dichiarato la faccenda di pubblico interesse, dando inizio al dibattito pubblico in città sulla fattibilità del progetto. Il proposito dei club era quello di iniziare i lavori nel 2024 per terminarli nel 2028.
Due Stadi nei pressi di Milano
La lunghezza e lentezza dell’iter burocratico, l’opposizione di una parte della politica cittadina e l’imposizione del vincolo sul secondo anello – ritenuto di interesse culturale – da parte della Sovrintendenza comunale stanno determinando l’idea dell’abbandono del Meazza da parte dei due club. La designazione, poi, di San Siro come sede della cerimonia d’apertura dei XXV Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina nel 2026 complica ulteriormente la costruzione di uno stadio moderno unico per nerazzurri e rossoneri. Per quanto l’idea del nuovo stadio di Milano non sia ancora definitivamente tramontata, Inter e Milan hanno già studiato soluzioni separate e autonome.
Inter fra Rozzano e Assago
All’inizio di settembre 2023 la dirigenza nerazzurra, insieme alla società proprietaria dell’area scelta, ha presentato ai sindaci di Rozzano e Assago il progetto dell’impianto. Lo stadio interista, che dovrebbe sorgere fra i due comuni lombardi, sarebbe un impianto di 70mila posti in un’area verde accessibile e attrezzata con locali e servizi di tutti i tipi. La formalizzazione del progetto è stata attuata da poco, ma l’Inter avanza in maniera decisa per valutare l’area e avere uno stadio di proprietà moderno e redditizio.
Milan a San Donato
Il club rossonero, nello stesso periodo, si è mossa per realizzare il suo stadio in solitaria nel comune di San Donato Milanese. I delegati della società di Via Aldo Moro hanno infatti incontrato i rappresentanti della Regione Lombardia e quelli del Comune per lo studio dell’area scelta. Il piano è quello di edificare un impianto all’avanguardia, utilizzabile anche per concerti e altri eventi. Lo stadio dovrebbe sorgere con due anelli e dietro ad una grande piazza con ristoranti, negozi e altre attrazioni sempre attive. Il Diavolo vuole dare inizio ai lavori per il 2025 così da concluderli per il 2028.