È stata una ripresa particolarmente impegnativa, quella che ha visto protagonisti i tre portacolori di Rovigo Corse al via del quartultimo appuntamento con il Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche, il Città di Lumezzane dello scorso weekend.
Il migliore della compagine polesana, tra Sabato e Domenica, è stato indubbiamente il presidente Diego Verza, in coppia con Sandro Buranello su un’Autobianchi A112 Abarth gruppo 2, autore del terzo in RC5 ed in millesei nell’evento riservato al tricolore ma anche buon dodicesimo assoluto, secondo di RC5 e di classe, nel Trofeo AVIS corso al Sabato.
Un piazzamento che conferma il patron del sodalizio terza forza della serie, scarti alla mano.
“Gara molto difficile e sofferta” – racconta Verza (presidente Rovigo Corse) – “con prove tirate, in notturna, molto tecniche e che ci hanno fatto soffrire nel Trofeo AVIS. Al Sabato è uscito un risultato che ci ha soddisfatto molto. Domenica abbiamo girato con un cinque basso, non performanti come avremmo voluto. Per due centesimi siamo arrivati davanti al nostro diretto rivale per la corsa al secondo posto in campionato, essendo irraggiungibile Malucelli. A punteggio pieno saremmo secondi ma con gli scarti siamo ancora terzi. Dobbiamo puntare a fare bene negli ultimi tre appuntamenti del tricolore. Grazie a Sandro, una garanzia per me.”
Mastica amaro, nonostante il terzo di RC5 e di millesei nel Trofeo AVIS, un Alessandro Timacchi che, in coppia con Boris Santin sulla Fiat 127 Sport, si aspettava di più del quinto posto di RC5 e di classe con il quale ha terminato un Lumezzane da dimenticare rapidamente.
“Fino alla diciannovesima prova della Domenica eravamo secondi” – racconta Timacchi – “ma un roadbook impreciso ci ha fatto prendere una grossa penalità, facendoci precipitare in classifica. Al Sabato abbiamo chiuso a podio ma abbiamo preso due penalità ingiuste. Purtroppo, dal mio punto di vista, è una manifestazione da non ripetere per i tanti errori visti.”
Il pilota di Occhiobello, attualmente quinto nella provvisoria tricolore con il gioco degli scarti, condivide il boccone difficile da digerire con Stefano Galuppi, diciannovesimo in RC3 ed undicesimo tra le millesei nel CIREAS con Enrico Coan sull’Alfa Romeo Giulia GT del 1968.
La terza punta del sodalizio polesano chiude anche dodicesimo di RC3 ed ottavo di millesei nel Trofeo AVIS del Sabato, rammaricato per un evento che ha lasciato parecchi dubbi.
“Errori pacchiani nel radar ci hanno penalizzato nel Trofeo AVIS” – racconta Galuppi – “e, molte volte, tante domande ci balenano nella testa, nonostante la nostra passione sia bella. Com’è possibile, per i più bravi, fare cento passaggi su un tubo senza mai essere disturbati o avere un problema di traffico, calcolando che le strade sono aperte? Se è così sono veramente dei mostri, soprattutto con auto ante guerra e con distanze nel roadbook spesso non precise.”