Inter, sciolto il nodo del rigorista in campo

Una lunga chiacchierata tra Inzaghi e la dirigenza ha parlato dei rigori: gerarchie definite

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Dopo la sconfitta maturata nell’anticipo di venerdì 10 marzo, nella gara giocata contro lo Spezia alle 20:45, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha avuto un lungo colloquio con la dirigenza. Tra i vari argomenti trattati, sulla Gazzetta dello Sport possiamo leggere anche del chiarimento riguardo al rigorista dei nerazzurri.

Nella trasferta in Liguria infatti, sono stati assegnati all’Inter di Inzaghi, due penalty: il primo dopo appena 14′, è stato calciato e sbagliato da Lautaro Martinez. Ed è proprio questo il punto, perché in campo venerdì c’era anche Romelu Lukaku. La statistica è chiara: l’argentino campione del mondo ha sbagliato 6 rigori su 17, tutti con l’Inter.

Da quando Simone Inzaghi è alla guida della squadra ne ha sbagliati 4 su 9, quasi la metà. Il belga è invece una sentenza dal dischetto: 14 tirati e 14 trasformati. Difatti durante la partita, l’ex Chelsea ha cercato il suo sguardo, ma il ‘Toro’ è andato dritto per la sua strada, sbagliando il rigore che avrebbe potuto fare passare in vantaggio i nerazzurri dopo poco più di 10′. La domanda posta è allora la seguente: perché dalla panchina non è intervenuto lo staff? In campo,la questione è stata subito chiara, e da fuori sarebbero dovute arrivare indicazioni che invece non sono arrivate. In un momento come questo,  in cui ti giochi parte del tuo futuro, forse serviva un segnale forte. Forse Inzaghi avrebbe dovuto richiamare Lautaro Martinez, ricordargli le gerarchie, prendersi la responsabilità e far calciare il rigore a Lukaku. Anche perché quando è in campo le gerarchie sono sempre state quelle. Senza dimenticare anche Hakan Calhanoglu, un altro papabile tiratore (ricordiamo il penalty trasformato in un derby contro il Milan di Stefano Pioli).