Lecce, il ritorno di Barbas. Una intera città è in subbuglio per il ritorno di Juan Alberto “Beto” Barbas. Il 63 enne centrocampista argentino sarà premiato domani sera, prima di Lecce-Torino. La citta non ha mai dimenticato il periodo nel quale il regista ha giocato per la squadra giallorossa. Arrivato nel 1985 è stato protagonista di anni importanti, indossando la maglia per 149 volte. Ha segnato 27 reti, fra i suoi gol si ricordano: la doppietta contro la Roma il 20/04/1986, nella partita che il Lecce già retrocesso vinse per 3-2 e che costò ai capitolini la possibilità di superare la Juventus, dopo averla agganciata in vetta alla classifica; il gol realizzato contro il Torino il 25/06/1989, marcatura che fece retrocedere la squadra granata in serie B, grazie al 3-1 finale per i giallorossi.
Lecce, il ritorno di Barbas: l’addio nel 1990
A malincuore, e tra lo stupore generale, dovette abbandonare nel 1990 la squadra giallorossa in quanto non rientrava più nei piani del nuovo allenatore Zbigniew Boniek; con il Lecce, quindi, giocò fino alla stagione 1989-1990, ottenendo una promozione in Serie A, seguita da due salvezze consecutive che hanno fatto storia. Soprattutto sotto la guida di Carletto Mazzone. Con l’Argentina militò dal 1979 al 1985 e prese parte al campionato del mondo del 1982. Il suo debutto mondiale risale alla partita contro l’Ungheria 18/06/1982. La partita si concluse con la vittoria dell’Argentina per 4-1. La distanza causata dal suo stabilirsi in Italia gli precluse la continuazione dell’attività in Nazionale.
Lecce, il ritorno di Barbas: l’indimenticabile coro della Curva Nord
Si trasferì al Lecce nella stagione 1985/86 dove verrà ricordato come uno dei giocatori più amati. Soprannominato Beto dalla tifoseria giallorossa, era particolarmente apprezzato per la sua abilità balistica nei tiri da fuori area. Storico un coro coniato per lui, cantato da tutto lo stadio: “Mina la bomba Betoooo”. L’argentino ieri ha fatto visita alla squadra guidata da Marco Baroni che fu suo compagno in maglia giallorossa per due stagioni. E prima della partita riceverà con Pedro Pablo Pasculli una targa e una maglia celebrativa.