Calcio, l’ultima via di Zlatan. Dopo un calvario durato otto mesi è arrivato il momento del rientro in campo di Zlatan Ibrahimovic. Il gigante svedese è pronto ad aiutare il Milan. La squadra rossonera sta attraversando una crisi di risultati che appare irreversibile. Stefano Pioli si aggrappa al capobranco, al leader assoluto dello spogliatoio per rialzare la testa. Gli allenamenti quotidiani nella tranquillità di Milanello hanno dimostrato il pieno recupero dell’attaccante. L’autonomia è ancora molto ridotta, si partirà da impieghi ridotti, spezzoni di partita. Partendo da un quarto d’ora a salire. Il giocatore vuole lasciare il calcio a testa alta, riportando il Milan in alto e per farlo vuole sfruttare gli ultimi mesi della stagione in corso. L’obiettivo è riportare il Milan fra le prime quattro in campionato e il più lontano possibile in Champions League.
Calcio, l’ultima via di Zlatan: in lista per la partita contro il Torino ?
Il Milan di Stefano Pioli potrà contare su Zlatan Ibrahimovic contro il Torino. Salvo clamorosi ribaltoni dell’ultima ora, l’attaccante svedese rientrerà nell’elenco dei calciatori a disposizione del tecnico rossonero per il match contro i granata di Ivan Juric, in calendario domani alle ore 20:45. Dopo il rientro in gruppo di due giorni fa, nella giornata di ieri il giocatore ha svolto lavoro personalizzato. Nulla di preoccupante, anzi: tutto è stato concordato con lo staff medico e tecnico del Milan, alla ricerca della miglior condizione del centravanti. Oggi tutto è cambiato, nuovamente. Zlatan Ibrahimovic è tornato ad allenarsi con la squadra e viaggia a pieno ritmo verso la convocazione col Torino. Il dubbio lo scioglierà solamente Stefano Pioli durante la conferenza stampa, ma filtra ottimismo sul rientro del giocatore.
Calcio, l’ultima via di Zlatan: lo svedese in sala stampa
Intervistato da Sportmediaset, ha dichiarato: “Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica”. Il bomber si dimostra carico come non mai: “Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi 7/8 mesi. Ho perso tempo”. C’è da recuperare il tempo perduto, appunto: “Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all’interno di un campionato, Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore”.
Lo svedese stoppa le critiche alla squadra: “Critiche? È normale, perché se non ti criticano non sei al top. A me criticano da 25 anni perché sono il numero 1, sono abituato. È come mettere benzina sul fuoco e quando scherzi con il fuoco ti bruci. Mi sento ancora Dio? Certo, non cambia niente. Non voglio tornare in campo per beneficenza, se entro in campo lo faccio per portare risultati e per fare quello che ho sempre fatto. Altrimenti non sarebbe una sfida per me, starei a casa a giocare coi miei figli”. Il ruggito del campione !