Milan, fine del “Piolismo” ?

Terrificante crollo interno contro il Sassuolo, la manita di Berardi e compagni mette il tecnico dello scudetto con le spalle al muro. Il derby decisivo per il suo destino.

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Milan, fine del “Piolismo” ? Passata la sbornia scudetto, mesi dopo il mondo rossonero si è rovesciato tristemente. Striscia di risultati da fine impero: Milan-Torino 0-1 (eliminati dalla Coppa Italia, con un uomo in più n.d.r.), Lecce-Milan 2-2 (rimonta da 2-0..), Milan-Inter 0-3 (fallito il secondo obiettivo stagionale con la Supercoppa Italia), Lazio-Milan 4-0, Milan-Sassuolo 2-5. Il colpevole principale della disfatta milanista ha nome e cognome: Stefano Pioli. L’allenatore è ancora in sella per un debito di riconoscenza da parte della società.

Ma la pazienza potrebbe esaurirsi in caso di una nuova sconfitta nel derby di Milano, in programma domenica sera alle 20:45. Sarà la gara spartiacque dell’intera stagione rossonera. Al di là della fiducia di facciata espressa davanti a taccuini e telecamere dalla dirigenza, la società sotto traccia valuta i possibili nomi per la sostituzione. Del resto la storia insegna che una volta perso il bandolo della matassa, il tecnico emiliano non ritrova più la rotta e quei cinque esoneri lo evidenziano.

Milan, fine del “Piolismo” ? Tutti gli errori del mister nella sciagurata gestione dei nuovi arrivati

Il dibattito fra gli addetti ai lavori, sui social e nei bar è aperto: colpa dei giocatori, del tecnico o della società ? Quando le cose vanno male non è mai colpa di una sola componente, ma gli errori di gestione di Stefano Pioli sono da matta rossa, anzi rossonera ! Tanto per incominciare sorprende come non sia stato valorizzato un solo giocatore fra quelli arrivati in estate. Possibile che nessuno di loro è all’altezza ? Difficile crederlo e pensarlo. Soprattutto la sciagurata gestione di Charles De Ketelaere ha lasciato parecchi dubbi. Il ragazzo ha piede e visione di gioco, ma se non gioca con continuità non potrà mai calarsi nella nuova realtà tecnica e ambientale.

Inoltre, l’allenatore non ha dato chance ai vari Yacine Adli, Malick Thiaw (che a Verona salvò la patria rossonera con un paio di interventi super), Aster Vranckx, Sergino Dest, Tommaso Pobega. Mentre Divock Origi ha sempre avuto problemi fisici, ma se poco poco sta bene, segna. L’allenatore ha trascurato anche gli elementi più promettenti della Under 19, tipo Andrea Bozzolan e Chaka Traoré. Perché ? Magari prendere esempio da Josè Mourinho che in un anno e mezzo ha lanciato Edoardo Bove, Cristian Volpato e Beniamin Tahirovic. O da Max Allegri che nelle difficoltà ha gettato dentro Fabio Miretti e Nicolò Fagioli.

Milan, fine del “Piolismo” ? L’integralismo tattico, le formazioni sbagliate, i cambi poco incisivi e l’esclusione di Bakayoko

A colpire è l’integralismo tattico di Stefano Pioli, il quale non si discosta dal 4-2-3-1 anche in un momento di grandi difficoltà come questo. La squadra non è in forma atletica, il centrocampo a due non regge e gli esterni fanno fatica a fare la doppia fase con il risultato che Olivier Giroud è spesso abbandonato in attacco. Gli avversari ormai hanno trovato le contromisure: raddoppiano il binario sinistro per non dare spazi a Theo Hernandez e Rafael Leao, fanno densità in mediana per isolare Ismael Bennacer e Sandro Tonali. La sfida con il Sassuolo ha messo a nudo ancora una volta i limiti di lettura delle partite del tecnico venuto da Parma.

Sulla fascia destra Davide Calabria ormai viene regolarmente saltato: fare giocare un altro no ? Ieri il capitano ha procurato il rigore che ha spezzato ogni velleità di rimonta e già da 3/4 partite annaspa. Non solo: Domenico Berardi quando vede rossonero si trasforma, non era il caso di attrezzare delle misure speciali di contenimento ? Il centrocampo a due non regge più, perché non utilizzare un centrocampista in più ? La mediana rossonera non ha mai avuto potenza fisica, perché emarginare Tiemoué Bakayoko, l’unico atleticamente attrezzato ?

Stupore al rientro della squadra in campo dopo l’intervallo: nessun cambio, né di modulo, né di giocatori. Non solo, sul risultato 1-4 e fino al 70′ non è stato operato nessun cambio. L’ingresso di Rafael Leao al posto di Charles De Ketelaere era stato l’unico cambio dopo 45′: come affossare psicologicamente il talento belga….Ormai le formazioni sbagliate dall’allenatore non si contano più, non sempre la fortuna viene in aiuto. I cambi sono sempre poco incisivi e privi di fantasia. Pioli out ?