Argentina Campione le prime pagine dei giornali

La “tercera” ha mandato in visibilio il mondo latino

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Argentina Campione le prime pagine dei giornali
Argentina Campione le reazioni nel Mondo

Argentina Campione le prime pagine dei giornali. La brezza del trionfo parte dalla fresca notte del deserto del Qatar per lambire tutti i continenti. Per l’Argentina di Leo Messi è la giornata della glorificazione sulla carta, in patria e all’estero, per una festa internazionale celebrata da tutti tranne che – ça va sans dire – dai francesi. Appare quindi una spaccatura – evidente – tra il mondo latino e quello franco-anglosassone, anche se gli inglesi sono stati più signori di quanto mi aspettavo. Oltremanica si va per una volta oltre la rivalità e l’astio originato trenta anni fa da Diego, anche se qualsiasi parallelismo col Diez è proibito per linea editoriale. Dunque, la spigolosa stampa inglese festeggia Leo: In the hand of God (The Sun); Greatest of all time (iSport); Miraculous. Magical. Messi. (The Daily Telegraph). Gli inglesi elevano Messi oltre Diego e forse così provano a rivedere il burrascoso rapporto calcistico con l’Argentina: a 36 anni dalla Mano de Dios e a due dalla sua morte – accompagnata da prime pagine vergognose – sarebbe anche ora. E arriviamo all’altro lato del canale, sponda Francia. Su L’Equipe la foto di Mbappé che evita con lo sguardo la coppa è accompagnata dalla didascalia “La tete haute”, all’interno non sono lesinate critiche ad arbitraggio e Deschamps. Sulla stessa linea Le Parisien titola “Fiers de nos Bleus”. Ma anche in Francia c’è chi non può stare a parlare solo della nazionale dinanzi allo spettacolo di ieri sera: Liberation offre Messi e Mbappé a tutta pagina, divisi dalla scritta verticale Legendaires; Le Figaro invece è l’unico dove c’è una vera e propria glorificazione di Leo: su metà pagina la foto della premiazione con la coppa che diventa la “i” di Figaro, il titolo è “Dans la legende”. Il trafiletto centrale recita “Tristesse”.

Argentina Campione le prime pagine dei giornali, Argentina e Spagna

Veniamo al mondo latino. Leo Messi ha sostanzialmente vissuto più in Spagna che in Argentina prima di volare a Parigi. E in effetti i quotidiani di Barcellona sono un’esegesi del suo Mondiale. Ma partiamo dal clima che si respira in Sudamerica. Olé gioca con le parole – “Lios es argentino” – e sotto la gigantografia di Leo che ricalca la posa di Diego all’Azteca definisce la partita una “Infartante final con Francia”. El clarin dedica il taglio alto alla discesa in strada della gente a Piazza della Repubblica definendola “Una tremenda explosion de alegria” e sotto c’è ovviamente Leo a tutta pagina con il classico ma potente “Gracias, Messi”. Leo c’è riuscito, ha regalato all’Argentina la gloria e la corona del vincitore è ben salda sulla sua testa. Da oggi non dovrà inseguire nessuno, e i titoli espliciti dei giornali ce lo fanno capire. Senza scomodare Diego – che rimane Dio – Leo si fa suo vicario e primo semidio del pallone argentino. Solo A bola in Portogallo scrive testualmente “Messi imortal como Maradona”. Un paragone che rimbalza in Spagna dove Sport titola – a scanso di equivoci – “D10S existe”. Per Mundo Deportivo, che più che essere un giornale è la gazzetta del Barcellona, si scrive addirittura “El mejor de la historia”. Per argentini e napoletani Leo è lì con Diego, per i catalani è lui ora il più forte di sempre. Marca è l’unico spagnolo che appone in copertina Messi con il discusso bisht, mentre alza la coppa: il match è stato un “Partido antologico” dove si è scritto un capolavoro “Albicelestial”. Effettivamente nessun giornale ispanofono aveva scelto la foto in bisht, e se Marca la utilizza la Bild.de – che latina non è di sicuro – imputa una caduta di stile allo sceicco dinanzi al “Messias”.

Argentina Campione le prime pagine dei giornali, la stampa italiana

Rientramo nei nostri confini nazionali, quelli che hanno vissuto per anni l’impero di Maradona. Il paragone non è più tabù e le pagine dei nostri giornali lo segnalano. Per la Gazzetta è stato “Il piede di Dio” con la foto di Leo a braccia aperte e la coppa in mano, opposta a quella di Diego; un rettangolino in basso ci tiene però presente come “Il futuro è del Re triste” Mbappè. Il Corriere dello Sport ha visto Maradona a Doha e titola “Maradoha” preferendo la foto del bacio e la carezza; per Zazzaroni la finale è stata “Il più favoloso atto di giustizia” alla figura di Leo. Il Mattino, da giornale partenopeo, titola – come si aspettava – “Messi come Diego nell’Olimpo degli Dei”. Per la Repubblica Messi è “Nella leggenda-Leo gratias” e Condò ci paragona la finale di ieri all’ultimo confronto Nole-Roger sull’erba di Wimbledon. Stesso titolo della Gazzetta ma in spagnolo su Il Giornale: per Tony Damascelli il trionfo di Leo è totale e “Senza l’ombra di Maradona”. Il Resto del Carlino è l’unico a scegliere la foto di Messi con Infantino e Al-Thani: per Leo Turrini il bisht è “Un’investitura che legittima anche la monarchia del Golfo”. Secondo La Stampa ora Leo è “Il Re del Mondo”, il giornale di Torino sceglie la foto del dieci che alza la coppa mentre è sulle spalle del Kun Aguero; Maurizio de Giovanni, all’interno, ci spiega perché “Diego non avrebbe mai alzato la coppa in vestaglia”. Chiudiamo con Libero e la sua prima pagina dissacrante: in alto un semplice “Grazie Argentina” e in foto Macron che sghignazza con di fianco il titolo “Macron, giù la cresta!”. Libero azzecca il sentimento di molti italiani e chiude con “In tribuna il presidente non ride più”.