Milan, il ritorno di Ibrahimovic. L’asso svedese dopo una lunga fase di riabilitazione dovuta all’infortunio al ginocchio, è tornato a lavorare con la squadra sul campo. L’attività divisa fra lavoro atletico personalizzato e con la palla. Nessuno vuole forzare le tappe del rientro. Stefano Pioli ritrova così il suo leader, pronto ad affrontare la seconda parte della stagione. Nel ritiro invernale a Dubai, l’allenatore ha ritrovato anche gli infortunati di lungo corso come Davide Calabria, Alexis Saelemaekers e Mike Maignan.
Ma è il ritorno di Zlatan Ibrahimovic a catalizzare le attenzioni di tutti. Nonostante i 41 anni, il giocatore fa ancora la differenza. In campo e fuori. La squadra lo riconosce come il capo branco, il leader assoluto a cui aggrapparsi per ogni situazione. Non è un caso che il club gli abbia rinnovato e lavora per averlo in gruppo anche una volta smesse le scarpe da gioco.
Milan, Ibrahimovic scalpita: i tempi di recupero dello svedese
La prima parte di stagione del Milan, nonostante il secondo posto solitario in campionato e il passaggio agli ottavi di finale di Champions League dopo 8 anni mezzo, è stata caratterizzata dall’assenza di Zlatan Ibrahimovic. Il centravanti svedese, operatosi al legamento del ginocchio sinistro al termine dello scorso campionato vinto, sta proseguendo con grande dedizione e ottimi risultati il percorso di riabilitazione, col rientro che appare sempre più vicino. Il centravanti sta rispettando appieno i tempi di recupero prefissati a fine maggio ed ha tutta l’intenzione di tornare protagonista con la maglia del Diavolo all’inizio del nuovo anno.
Ha messo nel mirino il prossimo 18 gennaio, giorno segnato in rosso sul calendario stagionale del Milan visto che è in programma la finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Un successo permetterebbe ai rossoneri di raggiungere quota 8 successi nella competizione e portare Ibra a quota 4 trofei vinti in maglia rossonera. Se prevarrà invece la linea della prudenza, il gigante di Malmoe tornerà a disposizione per l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Tottenham, in programma il 14 febbraio, giorno di San Valentino, a San Siro.
Milan, il ritorno di Ibrahimovic: le parole alla Gazzetta dello Sport
Zlatan Ibrahimovic scalpita e non vede l’ora di tornare a disposizione del suo Milan e di Stefano Pioli, ma parla con la maturità di chi sa di non poter correre troppo: “Sto seguendo il mio protocollo di recupero e ogni giorno che passa miglioro. Al Milan manca Ibra e a Ibra manca la squadra. Essere in campo è tutta un’altra cosa: l’adrenalina, il pubblico, l’odore dell’erba, i duelli, sentirsi vivo dentro il campo… È questo che mi manca”. Una volta che sarà pronto, il suo approccio non cambierà e il suo ruolo in campo e nello spogliatoio rimarrà quello del leader, dell’esempio per i più giovani: “La sfida è fare sempre di più, io non sono mai soddisfatto. Ovviamente tutto è diverso rispetto a una volta. Dieci anni fa il mio ego era più grande di tutto, oggi con l’esperienza, con l’età e con la maturità le cose sono diverse. Quando sono tornato al Milan ero il più vecchio di tutti, non sono arrivato per apprendere, ma per dare. Per migliorare la squadra nel collettivo e nelle individualità”.