Juventus, il caso De Sciglio

Inchiesta Juve, De Sciglio travolto dagli insulti sui social. Al terzino viene contestato di aver consegnato nelle mani dei giudici degli screenshot di Whatsapp che le autorità hanno acquisito come atti all’interno dell’Inchiesta Prisma

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Juventus, il caso De Sciglio. Un post su Instagram e intorno a Mattia De Sciglio si scatena una raffica di accuse ed insulti, che esonda poi in un aperto conflitto fra diverse frange della tifoseria bianconera. Il terzino viene accusato di tradimento per la consegna nelle mani dei giudici degli screenshot che le autorità hanno acquisito come atti all’interno dell’Inchiesta Prisma. La squadra aveva infatti una chat di gruppo, su Whatsapp, usata anche dal capitano Chiellini per trasmettere ai compagni decisioni e messaggi della società. Quindi anche le specifiche relative all’esito della vicenda stipendi. Il tenore delle parole rivolte all’atleta è raccapricciante. A conferma della deriva sociale e umana che avvolge il nostro tempo. Soprattutto in Italia è completamente sbagliata la cultura calcistica. Fa impressione che i “tifosi” si scaglino sui giocatori, quando in tutti gli episodi di cronaca nera della storia bianconera sono coinvolti i vertici dirigenziali.

Juventus, il caso De Sciglio: i fatti che hanno portato gli inquirenti a requisire le chat Whatsapp

I fatti: il campionato è fermo a causa della pandemia, il calcio è costretto ad uno stop e fa i conti con la contrazione degli introiti che asciuga i bilanci. I calciatori non sanno quando potranno riprendere gli allenamenti regolari, né quando ci sarà la ripresa del campionato e delle Coppe Nazionali ed Europee. La Juventus chiede un sacrificio, con la rinuncia a 4 mensilità. In realtà l’accordo verrà trovato sulla base della rinuncia di uno stipendio e del differimento di altre tre mensilità. Ma ufficialmente deve risultare la prima versione, da qui l’invito alla squadra, attraverso un messaggio Whatsapp di Chiellini, di non far parola dell’accordo effettivo con i media.

Juventus, il caso De Sciglio: il testo integrale sotto accusa

Questo il testo incriminato, al vaglio degli organi di giustizia e che vale come prova dei fatti realmente accaduti:  “Ciao a tutti, come sapete stiamo parlando con Fabio (Paratici, ndr) e il presidente per cercare di aiutare il club e tutti i dipendenti in questo momento di difficoltà. La proposta finale è questa: ci mancano 4 mesi di salario, 3 mesi pagati in caso che riusciamo a finire il campionato, 2 mesi e mezzo in caso di stop. Il presidente ha garantito il pagamento di una mensilità il 1° luglio e il resto nella stagione 20/21. Ringraziano davvero tutta la squadra per la sensibilità. In caso di ok, domani avrei un foglio firmato dal presidente dove si fa garante di quanto detto sopra. Per questioni legislative di Borsa, la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi. È chiesto di non parlare delle interviste sui dettagli di questo accordo”.