Bologna, la tifoseria rimpiange Mijhailovic. Dopo l’esonero di un mese fa, la tifoseria bolognese non ha dimenticato l’ex condottiero. Sinisa Mijhailovic non è più a Casteldebole, ma è nei pensieri di tutti: squadra, parte della dirigenza, tifosi, stampa locale. Un legame quello del tecnico serbo reso ancora più forte dalla malattia. Encomiabile il modo in cui l’ex allenatore e il suo staff hanno gestito la situazione a braccetto della leucemia. L’allontanamento è stato giustificato con la mancanza di risultati, ma anche il nuovo mister non sta riuscendo ad elevare le prestazioni della squadra. A conferma che il problema non era la guida tecnica, ma il valore di una squadra che da anni è strutturata per galleggiare a metà classifica.
Bologna, la tifoseria rimpiange Mijhailovic. Possibile un ritorno ?
L’italo-brasiliano le sta provando tutte per alzare la qualità del gioco, nel tentativo di migliorare una classifica anonima. Ma non ci sta riuscendo, malgrado l’impegno e le ore trascorse in allenamento. Alcuni giocatori non rispondono alle sue sollecitazioni e sembrano non avere empatia con l’ex centrocampista del Triplete dell’Inter. La società osserva silente e spera in un miglioramento della situazione, consapevole di avere fatto una scelta impopolare. Sinisa Mijhailovic era all’alba del quarto anno in rossoblù e non ha avuto il tempo di seminare idee nuove. Tuttavia, l’ex allenatore è ancora a libro paga del club e in società non escludono una riconciliazione se la crisi di gioco e risultati dovesse perdurare.
Bologna, la tifoseria rimpiange Mijhailovic: le condizioni di salute attuali
Attualmente il tecnico è in buone condizioni di salute, sta recuperando dall’ultimo ciclo di cure nella tranquillità familiare. Ha già ricevuto delle offerte da altre squadre per tornare ad allenare all’estero, ma non è stato convinto dai progetti. E’ tornato a vivere a Roma, ma il filo con Bologna non si è mai spezzato. Con i giocatori soprattutto e con parte della dirigenza. Infatti al momento dell’esonero non tutta la società era concorde con la decisione, presa in autonomia dal presidente Joey Saputo e dal direttore sportivo Marco Di Vaio. Soprattutto il recupero fisico dell’allenatore procede spedito e questo è un segnale incoraggiante. E’ un uomo che vive per la vita e per il calcio, ha molti estimatori nel mondo del calcio. Soprattutto Zlatan Ibrahimovic, un’amicizia nata ai tempi dell’Inter. Dopo che in campo erano volate scintille da avversari. L’augurio è che il mister torni presto a urlare dentro un rettangolo di gioco.