Calcio, il caso Devis Mangia

L’allenatore italiano è stato allontanato dal ruolo di commissario tecnico della nazionale di calcio del Malta, accusato di molestie sessuali

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Calcio, il caso Devis Mangia. Lo scandalo che riguarda le molestie sessuali nella squadra nazionale di calcio maltese continua a tenere banco dopo l’annuncio da parte della Federcalcio maltese della sospensione temporanea del ct Devis Mangia, 48 anni, ex tecnico del Palermo e dell’Under 21, a seguito di una segnalazione per una presunta violazione delle sue «politiche». Secondo NET News, nelle ultime ore si è fatto avanti un altro calciatore che ha denunciato presunti comportamenti illeciti da parte del tecnico della nazionale Devis Mangia. Ciò fa seguito al grave caso emerso ieri che ha sconvolto il mondo del calcio locale. Ancora sconosciuto anche il nome di questo secondo giocatore della nazionale maltese, sebbene il caso sia molto simile a quello già conosciuto. Sempre secondo NET News, la vicenda resa pubblica ieri (27 settembre) dovrebbe essere accaduta più di un anno fa, con delle registrazioni che proverebbero le accuse. Il primo giocatore che ha avuto il coraggio di parlare dell’accaduto venerdì scorso era parte del contingente maltese in Estonia e la Federcalcio maltese ha ricevuto domenica un rapporto sui presunti abusi sessuali di Mangia, che anche in passato è stato al centro di accuse del genere.

Calcio, il caso Devis Mangia. Le accuse in passato che riguardano l’allenatore

Devis Mangia, sposato dal 2019, è stato al centro di almeno altri due casi controversi. Nel 2016, quando era alla guida dell’Ascoli, fu allontanato e il 13 maggio di quell’anno il quotidiano Il Centro riferì che prima di una partita a Novara «pare che la squadra si sia lamentata per il comportamento del tecnico e addirittura, un calciatore si fosse allontanato dal ritiro per alcune ore». Fonti della Mfa citate dal Times of Malta riferiscono che la federazione starebbe indagando su molestie sessuali di cui Mangia sarebbe stato accusato da un giocatore anche in Romania, quando era alla guida dell’Universitatea Craiova prima di essere ingaggiato come ct da Malta con un contratto fino a dicembre 2023. Sulla vicenda in Romania, il media romeno Fanatik nel 2021 pubblicò un servizio esclusivo specificando che in quel caso ad accusare il tecnico italiano era stato Rzvan Popa. Alla guida della nazionale maltese, Mangia ha ottenuto risultati sorprendenti per le dimensioni del calcio del paese più piccolo della Ue: una vittoria per 3-0 su Cipro, un pareggio 2-2 con la Slovacchia e vittorie contro Lettonia e Gibilterra.

Calcio, il caso Devis Mangia. L’allenatore si difende davanti alla stampa

Il tecnico sospeso dalla Federazione maltese: “Non ho mai tenuto, né ora né in passato, condotte lesive della dignità personale o sessuale di alcuno, men che meno di un giocatore o di un altro membro della Federazione”. Il tecnico italiano, il giorno dopo la sospensione dal ruolo di c.t. della nazionale maltese, ha diffuso nella serata di mercoledì un comunicato in cui respinge ogni accusa e diffida chiunque dal diffondere notizie riguardanti il suo caso. La nazionale maltese, che ha battuto Israele senza il suo tecnico il panchina, si ritrova senza c.t., sospeso per altre tre settimane. La federazione ha specificato di averlo “temporaneamente sollevato dalle sue funzioni alla luce delle accuse di condotta impropria avanzate da un giocatore della nazionale, presumibilmente derivanti da una conversazione inappropriata”. Di fronte al montare delle voci, Mangia ha dunque diffuso la nota, qua ripresa integralmente: “In relazione alle notizie comparse sulla stampa nazionale, è mio dovere precisare di non aver mai tenuto, né ora né in passato, condotte lesive della dignità personale o sessuale di alcuno, men che meno di un giocatore o di un altro membro della Federazione. A differenza di quanto è stato diffuso dai media, questo tipo di comportamenti non mi sono neppure stati contestati dalla Federazione stessa. Si tratta di notizie infondate e false, gravemente lesive della mia dignità personale e della mia reputazione professionale e diffido chiunque a proseguire nella pubblicazione o nella diffusione delle stesse. In caso contrario, mi riservo di presentare querela nei confronti di ogni ulteriore condotta diffamatoria. In ogni caso, ogni ulteriore comunicazione sarà concordata con la Federazione Maltese, nel rispetto della correttezza del rapporto professionale in essere”.