Nazionale Calcio, giallo Immobile

Il giocatore idoneo per la trasferta in Ungheria, bloccato dal presidente della Lazio

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Nazionale Immobile

Nazionale Calcio, giallo Immobile. Questa Nations League e in generale gli impegni delle nazionali, andrebbero calendarizzati diversamente. Magari inserendo le attività a fine campionato, in modo che gli infortuni non siano di intralcio ai club che pagano profumatamente gli atleti. Il caso Immobile è la cartina di tornasole di una situazione esplosiva e che prima o poi avrà un punto di deflagrazione. Si gioca troppo e male, i giocatori si infortunano con regolarità e le società vanno in difficoltà. Nella pallacanestro le attività delle nazionali vengono messe fra giugno e luglio. Andiamo a vedere cosa è successo con Immobile.

Nazionale Calcio, giallo Immobile. L’intervento di Lotito per bloccare la partenza del bomber

Il centravanti non partirà per l’Ungheria, dove domani sera l’Italia disputerà una nuova gara di Nations League. Ma dietro alla decisione c’è un giallo. Questa mattina l’attaccante della Lazio aveva infatti effettuato la risonanza magnetica per verificare l’entità del problema al bicipite femorale della coscia destra che lo aveva tenuto fuori dalla sfida con l’Inghilterra. Dopo gli accertamenti per lo staff azzurro il giocatore era disponibile alla partenza (volo alle 12 da Malpensa) e le condizioni sarebbero state verificate tra l’allenamento di stasera allo stadio e domattina nella rifinitura. Il presidente biancoceleste Lotito, che teme si stiano forzando i tempi di recupero, ha fatto di tutto bloccarlo in Italia per averlo poi al meglio alla ripresa del campionato. Staff medico azzurro e biancoceleste hanno dunque discusso dell’opportunità di portare in Ungheria il giocatore in condizioni al momento ancora dubbie e alla fine la scelta è stata quella di non farlo partire. Immobile tornerà a Roma nelle prossime ore.

Nazionale Calcio, giallo Immobile. Anche i giocatori si allontanano dalle nazionali 

Gli stessi atleti sono arrivati a un punto che per tutelare il proprio corpo, decidono di non rispondere alle convocazioni. È il caso per esempio di Spinazzola, il quale ha preferito rimanere a Roma ad allenarsi. Il bolognese Soriano aveva fatto sapere di non essere disposto a rispondere ad una eventuale chiamata, per non passare il tempo fra panchina e tribuna, come accaduto l’ultima volta. Molti ct convocano giocatori ai quali non hanno fare nemmeno un minuto in campo. A quel punto un giocatore preferisce rimanere giustamente a casa. Rimane il fatto che questo calcio tritatutto così come è pensato non può durare a lungo.