Inter, verso una rivoluzione programmata e silente

La squadra nerazzurra è in vendita, ma la dirigenza ha avuto l’ordine di programmare il futuro

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Calciomercato Inter

Inter, verso una rivoluzione programmata e silente. La famiglia Zhang non farà parte del futuro nerazzurro, la società è in vendita. Qualche giorno fa il noto giornalista di fede interista Elio Corno ha rilasciato una dichiarazione importante:  “Ho saputo che la società nerazzurra è stata venduta al fondo saudita Pif, per un miliardo di euro, è tutto fatto. L’operazione sarà ufficializzata nella pausa per il Mondiale in Qatar”. Dalla sede di Viale della Liberazione, nessuna nota ufficiale da parte del club in merito. Un silenzio che lascia intravvedere un fondo di verità nelle parole del giornalista. A sostegno di tale tesi, l’input dato agli uomini mercato Giuseppe Marotta e Piero Ausilio, di cominciare a programmare il futuro. A loro sono state consegnate le linee entro le quali muoversi: svecchiamento della squadra, valorizzazione del vivaio e giovani che devono arrivare in prima squadra, scouting capillare in tutto il mondo, acquisto di giovani già rodati per il campionato italiano.

Inter, verso una rivoluzione programmata e silente. La rivoluzione a prescindere dalla guida tecnica. Inzaghi in bilico.

La posizione dell’allenatore Inzaghi è in bilico. Al di là del contratto rinnovato di recente, potrebbe essere sollevato dall’incarico. Non è una questione riguardante gli attuali risultati, ma la volontà di avere un allenatore diverso, con uno stile comportamentale e di gioco più in linea con la storia nerazzurra. Il mercato sarà orientato a prescindere da chi sarà il tecnico: Marotta e Ausilio si muoveranno secondo le linee imposte e le occasioni di mercato. La variabile riguarda la stagione in corso: se Inzaghi dovesse vincere il campionato e fare un bel percorso in Champions League, si giocherebbe chance di riconferma. La tifoseria interista nel frattempo ha già emesso il suo verdetto, intasando i social di giudizi negativi sull’attuale allenatore, al quale vengono rimproverati i cambi a partita in corso e soprattutto una esposizione mediatica sbagliata. Secondo i tifosi è sbagliato lamentarsi sempre delle assenze, degli arbitri e non riconoscere meriti agli avversari: è un modo per offrire alibi alla squadra.

Inter, verso una rivoluzione programmata e silente. I giocatori nel mirino dell’Inter fra la campagna acquisti invernale e quella estiva.

L’Inter lascerà partire quei giocatori anagraficamente avanzati: Handanovic, Cordaz, D’Ambrosio, Darmian, Dzeko lasceranno Appiano Gentile al termine della stagione. Con loro potrebbe lasciare anche Mkhitaryan, arrivato a parametro zero, ma che non rientra nelle nuove linee societarie per via dell’età. Andiamo a vedere reparto per reparto quali sono le idee di Marotta e Ausilio. La difesa sarà completamente rivoluzionata: Onana prenderà stabilmente il posto di Handanovic, De Vrij andrà via a parametro zero, Bastoni sarà ceduto al miglior offerente, mentre Skriniar se non rinnova sarà ceduto al Psg nella finestra invernale. Se non sarà Inzaghi l’allenatore, lascerà anche Acerbi. La posizione di Gosens, dipende dal pieno recupero atletico, Dumfries e Dimarco restano. I nomi sul taccuino dei dirigenti sono quelli di Coppola (Verona), Viti (Nizza), Parisi (Empoli), Akanij (Borussia Dortmund), Ibanez (Roma), Schuurs (Torino). A centrocampo idee chiare: Asslani, Brozovic e Barella intoccabili. Sul mercato Gagliardini e Calhanoglu. Obiettivi giovani: Hjulmand (Lecce), Bajrami (Empoli), Sabiri (Sampdoria), Koopmeiners (Atalanta), Ilic (Verona) e Maggiore (Salernitana). In attacco, la conferma di Lukaku è tutt’altro che sicura: il belga potrebbe tornare al Chelsea e poi essere dirottato al Tottenham. Al suo posto piacciono e non poco i profili di Simeone (Napoli), Hojlund (Atalanta), Beto (Udinese), Adeyemi (Salisburgo), Daka (Leicester) e Doku (Rennes). Sarà accompagnato alla porta Correa, l’Inter riporterà a casa Mulattieri (Classe 2000) e farà un percorso su di lui.