Basket a casa Meo Sacchetti Cronaca di un fallimento annunciato
Gli italiani del basket aspettavano da tanti anni questa occasione e grazie alla sapiente guida del decano del canestro, Meo Sacchetti, erano sicuri di potersi divertire agli Europei di quest’anno. Purtroppo la mancanza di lungimiranza del Presidente Petrucci, che credo non abbia mai giocato a pallacanestro in vita sua, lo ha portato a destituire il grande condottiero Sacchetti con il talentuoso Pozzecco, che sarà stato si un campione del parquet, ma proprio non avrebbe dovuto accettare questo incarico perchè in poco più di 1 mese non si può dare un’identità ed un nuovo gioco ad una squadra che Meo aveva impiegato anni a plasmare e costruire con competenza e professionalità.
Vedete perdere in casa contro la Grecia e contro l’ Ucraina, e addirittura rischiare di soccombere contro la Georgia, priva di Shengelia, non è un bel vedere in questa prima fase dell’Europeo itinerante.
Basket a casa Meo Sacchetti Domande e risposte
Perchè dobbiamo pagare noi tifosi le colpe di una dirigenza miope? Come è stato possibile un avvicendamento così repentino e fulmineo senza che nessuno potesse far ragionare il capo della Federbasket?
Molti diranno che non c’era più feeling tra Il Presidente e l’allenatore, ma se sei intelligente, tu puoi cambiare si guida, ma puoi farlo alla fine di un ciclo e non durante il momento cruciale delle competizioni più importanti della stagione.
Il risultato è evidente ed è sotto gli occhi di tutti con una nazionale allo sbando e senza identità, non certo per colpa del mitico Pozzecco, ma sicuramente per la nefasta scelta del Dr.Petrucci, il quale ha anteposto i suoi attriti personali con il coach agli interessi collettivi di un’intera squadra.
Basket a casa Meo Sacchetti Analisi di una disfatta
Chi ha giocato ad un certo livello sa bene che avvicendare un tecnico che funziona, tra l’altro a ridosso di un torneo prestigioso, può essere un segnale devastante per i giocatori stessi, i quali seppur sfortunati dalla perdita di Gallinari, sembrano aver smarrito quella grinta e quell’agonismo che l’ex ct. dell”Italbasket aveva inculcato loro dopo un duro e paziente lavoro. Vi ricorderete certamente delle rimonte mozzafiato dei nostri azzurri negli ultimi secondi di partite che sembravano perse?
Basket a casa Meo Sacchetti Conclusioni
La morale della favola (brutta da leggere) è che questa volta il capo non ha fatto gli interessi della sua azienda per portare lustro al proprio paese, che sta rischiando di perdere un’occasione unica per tornare ai fasti di un tempo. Adesso auspichiamo sul serio ai nostri cestisti di riprendere la retta via e di tornare a combattere come erano soliti fare con Sacchetti Ct.;
di certo senza addossare i demeriti all’incolpevole GM. Pozzecco e scaricarli completamente all”esimio Petrucci. In conclusione ai tifosi non resta che sperare nella forza del gruppo per tornare a sognare di essere protagonisti.
Forza azzurri!