Diramata allerta tsunami, pericolo in una zona d’Italia

Allerta tsunami, sale la tensione per il pericolo in una nota zona d’Italia, ecco dove e da cosa potrebbe derivare l’onda anomala

Tempo di lettura: 1 Minuti
30527
Allerta tsunami, pericolo in una zona d’Italia

Allerta tsunami, pericolo in una zona d’Italia. Il timore e la preoccupazione che una catastrofe del genere possa avvenire, diviene sempre più reale e imminente. D’altronde, il pericolo c’è e, sebbene l’allerta pare che sia rientrata momentaneamente, l’onda anomala potrebbe davvero abbattersi in una zona d’Italia, creando disastri e non pochi problemi. Attraverso questo approfondimento, andremo a capire da dove potrebbe derivare questo rischio e quale zona del nostro Paese è interessata dal pericolo.

Allerta tsunami, ecco quale zona d’Italia sarebbe a rischio

Partiamo con il dire che, al momento, la situazione sembra essere sotto controllo, ma l’allerta tsunami (in una zona d’Italia) non sembra essere solo un’ipotesi, ma un pericolo reale (sebbene non si conosca bene quando ciò potrebbe effettivamente accadere).

Nello specifico, parliamo della zona ove è situato il lago d’Iseo. Difatti, l’ipotesi peggiore deriva dal fatto che la massa franosa possa precipitare nello specchio d’acqua causando un’onda anomala. Uno tsunami di ben 8 metri (circa) che potrebbe interessare un versante dell’Iseo del Monte Saresano. Al momento, pare che lo scivolamento abbia rallentato la sua corsa, ma dal 2021 le preoccupazioni aumentano a dismisura, in quanto si stima che il volume che sta scendendo sia pari a 1,5 milioni di metri cubi.

In poche parole e come riportato da metropolitano.it: un intero campo di calcio con una superficie di 8625 mq coperto di terra per 220 metri di altezza, vale a dire un grattacielo di oltre 70 piani. Inoltre, nonostante il movimento di discesa sembra essere piuttosto lento, il Prof. Casagli consiglia di non abbassare la guardia. Il motivo? Vi è la possibilità che reazioni naturali inaspettate possano generare quello di cui vi abbiamo parlato sino a ora.

 

Fonte: metropolitano.it