Roger Waters contro gli USA, ecco cosa vogliono davvero

Roger Waters contro gli USA, il fondatore dei Pink Floyd parla di quello che vogliono davvero e cosa stanno facendo

Tempo di lettura: 2 Minuti
4552
Roger Waters contro gli USA, ecco cosa vogliono davvero

Roger Waters contro gli USA, ecco cosa vogliono davvero. Recentemente, il fondatore dei Pink Floyd ha rilasciato un’intervista dove evidenzia come sia realmente la mentalità americana. Nello specifico, lo stesso ha riferito: “Gli Usa hanno la mentalità di voler governare il mondo intero e questo fa soffrire le persone in altri paesi“. Difatti, lo stesso Waters ha rammentato che gli USA avevano promesso all’ex presidente dell’URSS Mikhail Gorbachev che la NATO non si sarebbe estesa a est. “Certo, l’hanno semplicemente strappato e buttato fuori dalla finestra. Perché? Perché hanno una mentalitàBlinken, Biden non l’hanno ancora cambiata. Loro hanno la mentalità di voler governare il mondo intero“, ha sottolineato.

Le dichiarazioni del musicista sono state riportate interamente da L’Antidiplomatico che ha, poi, inserito quanto dallo stesso Waters proferito. “Gli USA hanno progettato il colpo di stato illegale che si è sbarazzato della democrazia in Ucraina“. Prosegue poi: “Hanno appena deciso che non volevano un presidente eletto democraticamente in Ucraina. Quindi si sono sbarazzati di lui e hanno insediato qualcun altro“. Il fondatore dei Pink Floyd rivela che gli USA “hanno riempito l’intero globo con le loro basi militari”. “E stanno cercando di spingersi fino ai confini della Federazione Russa, per poi cercare di circondare la Cina. Ed è estremamente pericoloso“.

Inoltre, ritiene che il conflitto in Ucraina “potrebbe essere risolto domani mattina“, se Biden volesse dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. “Perché Joe Biden non parla con Putin? Perché non si parlano?” ha lamentato.

Roger Waters contro gli USA, le dichiarazioni del fondatore dei Pink Floyd in una recente intervista

L’intervista a Roger Waters è ricca di informazioni interessanti e dettagli importanti che rivelano una faccia della medaglia che, purtroppo, a molti italiani (e a buona parte della popolazione mondiale) viene celata. Per il musicista, gli eventi in Ucraina rappresentano una “perfetta cortina fumogena per una classe dirigente che vuole governare il mondo, in quanto ci sono pochissimi uomini enormemente ricchi nel mondo che possono decidere cosa far accadere”.

Infine, rammenta che in America Latina è in corso una “rivoluzione” che potrebbe essere in grado di fermare e contrastare l’egemonia statunitense. Una “rivoluzione” che si traduce in “No, non ci piegheremo alla tua volontà. Lotteremo per gli interessi della nostra gente”. Una causa che fa onore ai paesi del Sud America e che, attraverso la cooperazione e l’unione di queste idee e pensieri che ci accomunano, ci rende più sensibili. La prova? “I miracoli e l’amore dei miracoli” conclude con il cuore in mano.

 

Fonte: L’Antidiplomatico