Hellas Verona, ambiente caldo dopo la sconfitta contro il Napoli

L’allenatore Cioffi insoddisfatto del mercato in entrata, frizioni con il presidente Setti. Ma non è l’unico problema.

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Hellas Verona, ambiente caldo dopo la sconfitta contro il Napoli. La prima sconfitta interna stagionale (2-5 ndr), in campionato ha aperto squarci nel rapporto fra l’allenatore Cioffi e il presidente Setti. La squadra scaligera è incompleta secondo lo staff tecnico, mentre per la dirigenza la rosa è competitiva. Le continue richieste di intervento sul mercato da parte del neo allenatore, non sono molto gradite ai piani alti del club. La squadra vista contro il Napoli, ha più di un problema strutturale e gli ultimi giorni di mercato potrebbero servire a porre rimedio. Bisogna capire se la società ha budget da investire, dato il ridimensionamento del monte ingaggi in atto. I soldi derivanti dalla cessione di Simeone al Napoli e a quella probabile di Barak (cercato dalla Fiorentina, dal Napoli e da club stranieri), dovrebbero essere reinvestiti per un difensore e un centrocampista (due se dovesse essere ceduto anche Ilic).

Hellas Verona, ambiente caldo dopo la sconfitta contro il Napoli. Cosa non funziona, quali sono i problemi strutturali ?

La sconfitta in Coppa Italia contro il Bari era stato un primo segnale di allarme, con quel tremendo poker casalingo (1-4 ndr). La tripletta del barese Cheddira, aveva fatto capire le difficoltà della retroguardia scaligera. La batteria dei difensori centrali è composta da atleti che non hanno nelle corde lo scatto e la rapidità. I vari Dawidowicz, Ceccherini, Gunter, Retsos, Magnani, Coppola sono tutti atleti alti, forti fisicamente e che hanno bisogno di tempo per entrare in forma. Il Napoli che ha attaccanti ed esterni agili è andato a nozze: basta rivedere tutti i gol realizzati. Ed è sulla difesa che si concentra l’attenzione di Cioffi, desideroso di avere due nuovi difensori con caratteristiche di agilità e velocità, al posto di Magnani e Retsos che sono sul mercato ed in attesa di essere collocati altrove. Anche a centrocampo i problemi non mancano: Ilic vuole andare a giocare in un grande club se si realizza qualche offerta concreta, Veloso sconta gli acciacchi dell’età (classe 1986 ndr) e il solo Tameze canta e porta la croce. Barak è sul piede di partenza, ma sarebbe anche disposto a restare nel caso. Un paio di centrocampisti servirebbero alla causa. In attacco, sono arrivati dei doppioni: Henry, Piccoli e Djuric sono tre centravanti da area di rigore, incompatibili fra di loro. Lasagna lavora bene da seconda punta, ma non basta.

Hellas Verona, ambiente caldo dopo la sconfitta contro il Napoli. Quali soluzioni dal mercato ?

Gabriele Cioffi, allenatore dell’Hellas Verona, è chiarissimo dopo il k.o. con il Napoli, quando manifesta un certo malumore ai microfoni di Dazn: “Siamo un cantiere aperto. Essendo un cantiere aperto abbiamo dei giocatori non pronti, ci troviamo ad aspettare dei giocatori. Devono arrivare 3-4 giocatori d’esperienza che portino valore e appunto esperienza alla squadra. Due difensori e un centrocampista importante, più un altro giocatore che può essere anche giovane che vada a compensare le fasce o il centrocampo”. Da sottolineare la chiosa: “Quando un giocatore sa di andare via, vedi Simeone, il giocatore va fuori. E’ questa zona di grigio, dentro-fuori, che paghi. In più ci aggiungi giocatori di prospettiva che non sono pronti e pagano dazio perché vanno aiutati, supportati. Il Verona sta vivendo un momento di caos, in cui bisogna rimanere lucidi e battagliare”. Il sogno a occhi aperti è Daniele Rugani della Juventus, ma il nodo ingaggio frena tutto. Il difensore brasiliano Natan del Bragantino Brasileiro è in dirittura d’arrivo. Invece per il centrocampo bisogna definire la questione Barak, attratto dalla Fiorentina e dal Napoli, desideroso di cambiare aria. Per sostituirlo, concrete le piste Strootman (Marsiglia) e Bandinelli (Empoli). In attacco è stato proposto Cutrone (Wolverhampton), in cerca di rilancio e in grado di giostrare anche da seconda punta.