È polemica in Belgio nel mondo del gaming, dopo l’annuncio del governo riguardo l’intenzione di introdurre un divieto di pubblicità al gioco d’azzardo. In linea con quanto avvenuto in Italia già a partire dal 2018, in Spagna e poi anche in Germania, anche il governo Belga è allo studio di una legge in merito alla pubblicità al gioco online e offline.
Il divieto, che fa già discutere, si applicherebbe a qualsiasi forma pubblicitaria, relativa a tutti i giochi d’azzardo attualmente legali in Belgio, sia online che terrestri, ad eccezione della Lotteria Nazionale. Una misura molto simile a quella introdotta in Italia con il Decreto dignità, convertito nella legge. 96 del 2018.
Come riportato originariamente su truffa.net la proposta è stata accolta da pesanti critiche da parte delle associazioni degli operatori del gaming e non smette di alimentare polemiche. Così come la tassa sulle scommesse sportive, un’imposta generale del 15% prelevata sugli importi lordi delle scommesse.
Il divieto favorisce il gioco illegale?
Il divieto di pubblicità al gioco, secondo le aziende del settore, oltre a influire negativamente sulle entrate non sarebbe vantaggioso per i consumatori. La prima obiezione a una normativa di questo tipo sta nel fatto che vietando la pubblicità, gioco legale e gioco illegale sarebbero di fatto indistinguibili per i giocatori.
Una recente ricerca svolta su territorio belga da UGent, ha fatto emergere il fatto che un operatore su tre che pubblicizza giochi d’azzardo sui social media in Belgio, non possiede alcuna licenza valida nel Paese e opera quindi illegalmente. Dunque secondo gli oppositori, il divieto di pubblicità per gli operatori legali potrebbe portare a un aumento del numero di consumatori che giocano sui siti degli operatori privi di licenza, che invece fanno tranquillamente pubblicità gioco illegale. Va da sé che la situazione determinerebbe un danno finale per i giocatori, che sui siti non autorizzati avrebbero meno garanzie e più rischi.
Così come avviene in Italia, anche in Belgio il divieto di pubblicità gioco d’azzardo farebbe salva solo la Lotteria Nazionale. Il fatto non è irrilevante dato che nel paese la Lotteria Nazionale è anche il più grande inserzionista pubblicitario, con il 40% di tutti gli annunci sul gioco d’azzardo. Considerando che nessun gioco è privo di rischi e la differenza di trattamento della pubblicità casino online e quella della Lotteria, gli operatori si chiedono se il benessere del consumatore sia davvero centrale per le decisioni del governo.
Le proposte degli operatori
Nel 2021 anche la Germania, dopo Italia e Spagna, ha varato una legge sulla pubblicità scommesse online e casinò. Questa è meno restrittiva rispetto alle altre, ad esempio vieta la pubblicità televisiva solo nella fascia oraria dalle 6:00 alle 21:00. Tra le critiche mosse al governo belga vi sono quelle per cui non sarebbero stati consultati gli esponenti dell’industria del gioco d’azzardo.
Diverse le proposte di chi opera nel settore che mirano invece ad elaborare un quadro giuridico generale per imporre l’obbligo di vigilanza sull’intero mercato legale in Belgio. Questo comporterebbe per gli operatori compiti di monitoraggio sul comportamento dei giocatori e di informarli in maniera attiva sui cambiamenti nelle modalità di gioco. Tra le opzioni vi sarebbero quelle di fissare dei limiti di spesa e di prendersi delle pause dal gioco, come avviene in Italia con il meccanismo dell’autoesclusione.
Agire sulla modalità di gioco, evitando le dipendenze, più che sul binomio gioco e pubblicità, è una strada percorribile. Oggi sempre più operatori legali utilizzano algoritmi e intelligenza artificiale per identificare i comportamenti problematici. Di conseguenza è anche possibile intervenire in modo mirato con gli strumenti consentiti dalla legge.
Le altre decisioni sul gioco del governo Belga
Oltre al divieto di pubblicità del gioco il governo Belga sta cercando di agire su altri fronti, non privi di polemiche. Tra le proposte allo studio vi è quella di imporre ai giocatori conti separati per le scommesse e i casinò online. Questa vieterebbe agli operatori di offrire diverse classi di gioco sullo stesso sito web.
Già lo scorso marzo, il governo aveva imposto nuove restrizioni sulle puntate, sugli orari delle scommesse e sulla pubblicità nei punti di gioco collocati presso le edicole sul territorio. A partire dal 5 marzo, le edicole possono accettare scommesse solo tra le 6:00 e le 20:00, mentre il totale delle puntate effettuate in ogni punto vendita non deve superare i 250.000 euro.
Insomma anche in Belgio, come in altri Paesi, il gioco legale è sotto la lente del governo. I timori, qui come altrove, riguardano il gioco illegale, che privo di tutte le restrizioni imposte a quello legale, è libero di fiorire e proliferare con volumi in costante aumento.