Colidio parla in esclusiva – Facundo Colidio è tornato in Argentina: l’Inter infatti l’ha prestato al Tigre. L’attaccante di proprietà nerazzurra, ha parlato in esclusiva a Olé.
Cosa ti è mancato dall’Argentina?
“Tutto. Famiglia, amici, cibo… Ecco perché mi piace essere di nuovo qui”.
Perché hai deciso di tornare?
“Fin dalla prima chiamata di Diego Martinez, ero già entusiasta del fatto che mi avesse aperto le porte del club. Non è stata una decisione difficile. Sono arrivato e il gruppo mi ha accolto subito alla grande”.
Eri una delle più grandi promesse del Boca e hai deciso di andare all’estero: come mai?
“Qualsiasi giocatore ha l’obiettivo di andare a giocare in Europa. Inoltre, che un club importante come l’Inter venga a cercarti, ti colpisce molto. Non volevo perdere quel treno”.
Colidio parla in esclusiva
Ripensandoci oggi, prenderesti la stessa decisione?
“Penso che non bisogna mai rimpiangere le decisioni prese”.
E come è stato quel salto dal Boca all’Inter? Che tipo di club hai trovato quando sei arrivato a Milano?
“La verità è che per me è stato come realizzare un sogno. Il club ha una storia molto importante, anche con gli argentini. E poi la città è bellissima. Non posso davvero lamentarmi di nulla”.
Quando sei arrivato all’Inter, portavi il peso di essere considerato una delle più grandi promesse del calcio argentino. Era solo un peso o anche una motivazione?
“In realtà non mi curo troppo di leggere sul web o sui giornali. Temo di poter essere influenzato dai giudizi esterni. Chiaramente so bene cosa si dicesse di me in quel periodo, ma per me era un fatto positivo, uno spunto in più per fare bene”.
Come l’hai presa quando l’Inter ha deciso di non trattenerti in prima squadra?
“Penso che per giocare nell’Inter bisogna essere preparati a ogni livello, quindi ho preso la notizia con serenità. So come funziona il calcio. Gli anni in cui sono stato in Europa mi hanno aiutato a imparare e a crescere”.
Scaloni adesso ha chiamato anche Franco e Valentin Carboni, che giocano nell’Inter Primavera: li conosci?
“Sì, naturalmente. Li ho sentiti e sono entrambi molto contenti per la chiamata. Li voleva anche la Nazionale italiana. Sono due grandi giocatori e a loro auguro il meglio”.