“Return To Play” – Dopo tanta confusione la commissione tecnica presso il ministero della Salute ha approvato la Circolare per la ripresa dell’attività sportiva degli atleti agonisti guariti dal Covid. La Circolare, come riporta Ansa si basa sul protocollo ‘Return To Play’ della Federazione medico sportiva (Fmsi), che riduce gli esami sanitari per il ritorno all’attività.
“Return To Play” precisazione dei giorni scorsi
Nei giorni scorsi FMSI aveva precisato: “Con riferimento al nuovo protocollo “Return To Play” per la ripresa dell’attività sportiva agonistica per gli atleti risultati positivi e guariti dal Covid-19, redatto dalla FMSI e in merito al quale il Presidente Federale, Maurizio Casasco, si è personalmente attivato con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e con la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero medesimo, con i quali è in costante contatto, affinché il documento possa essere velocemente verificato dal CTS e, poi, approvato con debita circolare ministeriale, si precisa che il documento FMSI non ha valore legale.
Pertanto, nelle more dell’approvazione dello stesso da parte degli Organi competenti, che il Presidente confida possa avvenire a brevissimo, si è tenuti al rispetto della normativa nazionale disciplinante l’idoneità all’attività sportiva agonistica e della Circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute prot. n. 1269 del 13/01/2021 recante “Idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid-19 in assenza di diagnosi da SARS-CoV-2”.
Ne consegue che chiunque applicasse oggi il nuovo protocollo “Return To Play” opererebbe in condizioni di illiceità. Invitiamo tutti ad attenerVi alle predette indicazioni, anche per non vanificare il lavoro financo condotto dalla FMSI”.
“Return To Play” oggi la decisione
L’aggiornamento di oggi della Circolare, pur nel massimo rispetto della tutela sanitaria degli atleti, prevede una significativa riduzione degli accertamenti sanitari necessari per il ritorno in sicurezza all’attività sportiva degli atleti agonisti non professionisti. Ci sarà quindi anche una notevolissima diminuzione del carico di esami sul servizio sanitario nazionale e ad una conseguente forte riduzione dei costi per gli utenti.