Finalmente Roma: 1-4 all’Atalanta per sognare l’Europa!

Una grande AS ROMA domina a Bergamo e vince il primo grande scontro diretto dell’era Mourinho

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La febbre del sabato alle 15. In un soleggiato pomeriggio lombardo la Roma è scesa in campo per regalarci la più bella sorpresa di giornata. Non sono mancati i soliti errori tecnici, specialmente in fase di ripartenza. Ma troppa la voglia, la grinta della squadra capitolina che ha dominato fisicamente una squadra come la dea, che fa dell’alto ritmo una prerogativa del suo sistema di gioco. Andiamo a vedere cosa è successo.

Il primo tempo

La Roma indirizza subito la partita quando al primo minuto, con una bella combinazione Zaniolo-Abraham porta l’inglese, anche con una serie di rimpalli e scontri fisici, davanti a Musso. La conclusione dell’inglese è rimpallata da Hateboer e si insacca nella porta di Musso. Arriva così lo 0-1. Il secondo gol è una prodezza di Zaniolo, che inizia l’azione con un colpo di tacco per Veretout che serve il classe 99′ della nazionale al limite dell’area e dopo un gran dribbling al difensore bergamasco, infila Musso per il raddoppio. Prima rete di Zaniolo in Serie A quest’anno. Siamo solo al 27′ del 1′ tempo, sarà una lunga giornata per i ragazzi del Gasp, che tornano in partita allo scadere del tempo con una conclusione fortissima del neo-entrato Muriel che ha bisogno della deviazione di Cristante per battere Rui Patricio. Sembra essersi spenta l’onda giallorossa…

Il secondo tempo.

Verso il 60′ viene annullato un gol alla Dea per fuorigioco di Palomino. Il pareggio atalantino sfuma e la Roma riprende il ritmo partita. Al 72′ su una punizione di Veretout, Smalling, lasciato incredibilmente solo dalla difesa neroazzurra, trova il destro al volo vincente per battere il portiere argentino, colpevole questa volta, di essere spettatore non pagante su un pallone alto nell’area di rigore. Sembra il colpo del ko, anche se mancano almeno 20 minuti al termine. Il vero colpo del ko lo firma il sontuoso Tammy Abraham. L’attaccante ex Chelsea al minuto 82′ inizia l’azione con la sua grande fisicità e con la grande collaborazione di Veretout e Shomurudov, confeziona il quarto gol dell’AS ROMA. L’inglese dentro l’area tira un missile di interno che rende la presenza di Musso in porta alquanto superflua, essendo il tiro imparabile. Questo segna la fine della gara. La Roma stravince meritatamente una gara-spareggio da dentro e fuori, che fa ben sperare nella rincorsa europea. Una Roma che sorprende, non c’è regalo migliore per i loro tifosi, arrivati tra i mille problemi dovuti alla scossa sismica di stamane con epicentro proprio a Bergamo. Nulla ferma però questi tifosi fantastici, spinti dall’amore di questi colori.

L’analisi

Una Roma come già detto nell’introduzione, dominante. Questo lo si evince da una gara preparata benissimo dal punto di vista tattico da parte di Mourinho. La Roma con il baricentro alto, pressa i portatori di palla bergamaschi e appena ha l’opportunità verticalizza subito dove trova Abraham e Zaniolo che combinano perfettamente. Quello che stupito oggi è la quasi perfezione difensiva. Ibanez ha annullato Ilicic(non l’ultimo degli arrivati). Smalling, il secondo migliore in campo insieme ad Abraham, ha reso innocuo uno degli attaccanti più forti della serie A: Duvan Zapata. Partita straordinaria del centrale inglese, senza guardare la realizzazione personale. Una nota di merito merita Matias Vina, autore della sua migliore prestazione difensiva da quando è in Italia, tatticamente la chiave della gara sulla sinistra. L’Atalanta, con una difesa alta ma un ritmo troppo tenue, ha dovuto sempre difendersi dai quasi perfetti contropiedi giallorossi. Inutili anche i cambi di Gasperini che nn hanno cambiato l’atteggiamento incomprensibile della Dea, Muriel trova la rete ma è più per sfortuna di Cristante che merito del colombiano. Rui Patricio è stato si impegnato, ma sempre troppo poco per uno degli attacchi più prolifici degli ultimi 3 anni. Il centrocampo atalantino soffre la posizione dell’armeno giallorosso che da mezz’ala sembra essere ritornato quello del Dortmund. Insomma la Roma esce da questa partita con tante certezze e pochi dubbi, il contrario invece per la Dea, che dovrà riflettere nella prossima settimana visto che si tratta della seconda sconfitta consecutiva in casa, dopo Villareal, arrivata in modo quasi speculare. Urgono accorgimenti. Intanto la Roma accorcia sulla Champions, la rincorsa prova ad iniziare. Questo campionato, nella parte alta della classifica, continua ad essere bellissimo ed imprevidibile.