Ibrahimovic, il ritiro e la sua età – Il gigante svedese Zlatan Ibrahimovic questa mattina, 23 novembre, ha rilasciato interessanti dichiarazioni in una lunga intervista ai microfoni del noto ‘The Guardian’, parlando del suo futuro prossimo. L’attaccante del Milan e della Svezia ha esordito dicendo: “Questa mattina ho avuto dolori ovunque, ma finché ho degli obiettivi, finché ho adrenalina, vado avanti”.
Il 40enne ha poi proseguito l’intervista spiegando che sta arrivando in un posto in cui bisogna lavorare per mantenermi al top. Continuerà a giocare finché può, non vuole avere il rimpianto di aver smesso e magari tra un paio d’anni poter pensare ‘Avrei potuto continuare perché mi sentivo bene’. Preferisce essere totalmente finito ed esclamare: ‘Non ce la faccio più’. Ibrahimovic ha poi parlato della nuova generazione di calciatori, sostenendo di non avere problemi a soffrire, per lui è come fare colazione. Molte persone non lo capiscono, tipo la nuova generazione. Loro, con tutte queste piattaforme, devono fare poco per ottenere credito mentre loro dovevamo fare molto di più. Si ritiene orgoglioso di appartenere alla vecchia generazione.
Ibrahimovic e il placcaggio su Azpilicueta
L’attaccante di Malmo al termine dell’intervista ha raccontato anche l’episodio avvenuto in Nazionale relativo al placcaggio nei confronti dello spagnolo Azpilicueta. Il numero 21 rossonero ha spiegato di aver fatto questo gesto di proposito, non si vergogna a dirlo, perché secondo lui il calciatore del Chelsea ha fatto qualcosa di stupido nei confronti di un suo compagno. Era una cosa stupida, ma lo rifarebbe di nuovo per farglielo capire: ‘Non lo fai, cazzo. Non hai le palle per farlo contro di me, ma ti mostrerò cosa ti succede se lo fai a me’. Questo è il motivo per cui l’avrebbe fatto. Non si prende in giro qualcuno che è a terra, non si attacca un cane che non parla. Si attacca chi è in grado di fare qualcosa. Troppo facile prendersela con i suoi compagni che hanno 20 anni e sono tutti ragazzi simpatici. Ibrahimovic, adesso, spera che Azpilicueta capisca.